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Arrestato il 17enne accusato di avere ucciso a coltellate Michelle Maria Causo: ecco chi è il presunto assasino

È stato arrestato il 17enne fermato ieri sera a Primavalle per il femminicidio di Michelle Maria Causo. Il minorenne avrebbe ucciso al 17enne colpendola con almeno sei coltellate per poi tentare di sbarazzarsi del corpo mettendolo all’interno di un sacco di plastica in un carrello per la spesa

Il ragazzo, italiano originario dello Sri Lanka, è stato trovato con le scarpe ancora sporche di sangue. Sentito per tutta la notte in questura dalla Squadra Mobile diretta da Stefano Signoretti e dal pm a cui la Procura dei minori, è in stato di arresto e in attesa di convalida: l’interrogatorio davanti al gip del tribunale per i minori di Roma è previsto lunedì 3 luglio.

Il femminicidio si è consumato ieri mercoledì 20 giugno, in via Stefano Borgia in zona Primavalle a Roma. La vittima Michelle Causo di 17 anni trovata morta in un carrello della spesa lasciato accanto ai cassonetti della spazzatura. La ragazza, romana, frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, poco distante dal luogo in cui è stato rinvenuto il suo cadavere.

Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato un ragazzo che intorno alle 15 ha allertato il numero di emergenza 112: “ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido – avrebbe detto agli operatori – si sente anche un odore forte”. Quando gli agenti della polizia sono giunti sul posto, hanno trovato alcune macchie di sangue che da un portone di un palazzo conducevano fino ad un cassonetto in via Stefano Borgia, una strade del popolare quartiere che si trova nel quadrante periferico a nord ovest nella capitale.

A quel punto la polizia è risalita al presunto assassino che è stato fermato ed interrogato per molte ore in Questura ed è accusato di aver accoltellato la ragazza, averla chiusa in un grosso sacco nero di plastica ed aver cercato di disfarsi del corpo trasportandolo in un carrello della spesa fino ai cassonetti di via Stefano Borgia. Smentita dagli inquirenti l’ipotesi che i due fossero sentimentalmente legati e che la vittima fosse incinta.

“Soldi, sangue e droga”: ecco il profilo che emerge sui social del ragazzo 17enne nato in Italia da genitori dello Sri Lanka, arrestato per la morte di Michelle Causo

Soldi, sangue e droga: è questo quello che si vede nei suoi canali. “Contattatemi”, scrive, quando senza scrupoli — i suoi profili sono pubblici e aperti — invita i suoi followers a contattarlo per acquistare la cannabis e l’hashish che fuma a casa, nelle serate a Trastevere e poi ancora a Ponte Milvio, a largo San Pio V. Poi ci sono le serate al Qube, le foto di gruppo con “la gang” al Colosseo, le bottiglie di vino da ostentare.

Su Instagram, dove ha ha 13mila followers, posta frasi malinconiche su relazioni ormai chiuse, emoticon con goccioline di sangue, video con spinelli, foto a indumenti di marca, musica trap. Su

TikTok, invece è sentimentale: “Ti ho dato un amore nessun altro ti poteva dare”, scrive sopra alle sue foto. Parla di una ragazza, Gaia, probabilmente una sua ex. La nomina più volte, anche in risposta ad alcuni commenti: “Le Gaie rimangono impresse nella vita”. E ancora: “Io so di aver commesso sbagli”, ma “ti ho dato un amore che nessun altro ti poteva dare”.

Ma sui social dove racconta le serate da sballo a base di hashish e cannabis, ora è una pioggia di insulti e minacce: “Devi marcire in galera”, “Non meriti di vivere”, “Uomo di m…”, “È meglio che ti guardi le spalle”, “Non ti vergogni di avere ammazzato una pischella?”. E ancora: “Devi soffrire”. “Mi hai portato via una delle persone più belle che la vita mi avesse mai dato, vergognati”, scrive una ragazza.