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Brics in Sudafrica. Arrivano Xi Jinping e Sergey Lavrov: belle dichiarazioni, ma qualcosa stona

Dietro la facciata della grande amicizia, i rapporti tra Russia e Sudafrica potrebbero duramente mutare dopo questo meeting: Lavrov accolto senza tappeto rosso con Xi Jinping accolto direttamente da Ramaphosa

In diplomazia alcune volte la forma è anche la sostanza e il Cremlino, che in Africa sta espandendo grandemente la sua influenza, potrebbe decidere velate ritorsioni contro il governo di Cyril Ramaphosa. Si preannuncia un vertice non facile quello dei Brics a Johannesburg. Il vertice che si tiene nel momento di massimo scontro tra l’Occidente ed i due pesi massimi Cina e Russia, pare stia venendo più o meno velatamente azzoppato dal Sudafrica, padrone di casa di questo meeting.

Il riferimento è ovvio: la mancanta presenza di Vladimir Putin a causa del mandato d’arresto del Tribunale dell’Aia. Sia chiaro, non perché il Sudafrica o Cyril Ramaphosa abbiano mai pensato di arrestare il leader russo, è come ovvio, una questione di opportunità. Il Cremlino da parte sua ha preferito fare un passo indietro per non forzare la mano di una Pretoria che come don Abbondio pare un “vaso di coccio tra vasi di ferro”, stretta dalle pressioni occidentali e incapace di una presa di posizione dura.

Tuttavia pare che questo non sia bastato, nel recente vertice Russia-Africa tenutosi a Mosca, Ramaphosa è stato uno dei leader africani che più si è spesso per chiedere di ripristinare l’accordo sul grano ucraino – mossa che il Cremlino, come ovvio, non ha gradito molto – oggi inoltre arrivano in contemporanea le immagini dell’arrivo in Sudafrica del Presidente Xi Jinping e del Ministro degli Esteri Lavrov, che a Johannesburg rappresenterà direttamente Putin, oltre che la Russia.

Come si vede dalle immagini, i due arrivi sembrano essere stati salutati diversamente: ad accogliere Xi Jinping in pompamagna ci ha pensato direttamente Ramaphosa, per Lavrov invece la rappresentaza sudafricana pare essere stata ben più modesta e si è notata anche la mancanza del tappeto rosso. Sottigliezze, forse addirittura eterodirette dalla Cina che sebbene alleata della Russia potrebbe voler tenere per sé la supremazia nell’influenza sulla nuova africa “de-parigizzata”.

Un vertice insomma che sembra partire con qualche attrito, anche se Xi Jinping ha affermato: “Credo che questo vertice dei leader Brics costituirà una pietra miliare importante nella storia dello sviluppo del meccanismo BRICS, che rafforzerà la coesione e la cooperazione tra i paesi in via di sviluppo ad un livello ancora più alto”.