In manette per corruzione il Sindaco Di Giacinto – ex capogruppo del Megafono di Crocetta all’Ars – il suo vicesindaco, un assessore e una funzionaria del Comune
Bisognava assumere parenti e amici per poter lavorare con il Comune di Casteldaccia. Questo il quadro scoperto dagli inquirenti, da oltre due anni la prassi era consolidata: lavori, appalti pubblici e anche concessioni edilizie del Comune in cambio di assunzioni e in qualche caso anche di denaro.
Per questo stamattina all’alba i carabinieri della compagnia di Bagheria hanno fatto scattare il blitz, che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto – ex capogruppo all’Ars del Megafono dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta –, il suo vicesindaco Giuseppe Montesanto, l’assessore alla Pubblica istruzione Maria Tomasello, la funzionaria del Comune Rosalba Buglino e un geometra Salvatore Merlino, libero professionista. Tutti a vario titolo devono rispondere di corruzione, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico.
Oltre ai cinque arrestati sono indagate altre persone, fra cui gli imprenditori e i commercianti che hanno pagato politici e funzionari comunali di Casteldaccia.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbero i rapporti con una cooperativa di volontari del servizio civile che avrebbe impiegato come volontari persone indicate dallo stesso Di Giacinto, dal suo vice Montesanto e dall’assessore Tomasello. Secondo gli inquirenti il Sindaco di Casteldaccia si sarebbe anche speso per accelerare le pratiche di accreditamento della cooperativa all’assessorato regionale alla Famiglia in modo da ottenere i finanziamenti pubblici. Di Giacinto avrebbe anche ricevuto utilità per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata a Casteldaccia. Un servizio appaltato in modo diretto e senza gara pubblica, dal valore di alcune decine di migliaia di euro all’anno ad una ditta che gli garantiva l’assunzione di alcuni suoi fedelissimi.
A Rosalba Buglino, funzionaria arrestata, è contestato che avrebbe curato due pratiche per il rilascio di sanatorie edilizie, falsificando i documenti dietro pagamento di una mazzetta.
Emblematica la figura di Di Giacinto. Il Sindaco, ex capogruppo del Megafono di Crocetta all’Ars e dei socialisti dopo, sempre all’Ars, non è certamente nuovo alle inchieste che lo riguardano. Durante il mandato all’Ars è stato indagato per abuso d’ufficio, recentemente è finito sotto inchiesta per la strage causata dall’alluvione di Casteldaccia dell’anno scorso. Ma il sindaco a Casteldaccia è quasi un re: dal 2003 – prima di allora era vicensindaco – è stato tre volte sindaco, e quando non lo è stato era al Parlamento regionale.
Redazione Fatti & Avvenimenti