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E chissà se la Rizzuto ‘molla’, intanto pensa ancora alla candidatura a Sindaco


“Cara Sciacca, io ci ho riprovato. E questa volta mi sa che non mollo”.

Inizia così il lungo sfogo su Facebook dell’ex possibile candidata del centrosinistra, Viviana Rizzuto, che adesso pare ripensare al suo impegno politico, forse nella veste di candidata – almeno prima delle effettive elezioni -per la lista dell’ex assessore Michele Ferrara, che si è già defilato dalla sinistra saccense.

“Ma che ti importa Sciacca mia? Tu sei più forte di loro. Di chi ti ignora o peggio ti calpesta. Di chi mette i propri interessi davanti ai tuoi bisogni. Di chi ti sfrutta e pensa di poter fare lo stesso con la tua povera gente. Onesta e combattiva almeno quanto te.Loro ti hanno abbandonato. Loro non osano neanche guardarti in faccia. Prenderti per mano e darti speranza. Forse perché ti temono Sciacca mia. Sei bella e prepotente. Sei una Signora. Dal carattere forte e combattivo. Ti hanno spogliata di tutto. Di quelle magnifiche vesti e gioielli preziosi di cui un tempo andavi fiera.
Ma tu, pur tremolante, non ti pieghi. E io, per te Sciacca mia, sono disposta a lottare. – dice poeticamente la Rizzuto – Appoggiati sulle mie spalle. Io mi appoggerò su quelle di chi, come noi, non ha altri obiettivi che la tua salute. E insieme, ce la faremo. Vinceremo battaglia dopo battaglia. Recupereremo l’orgoglio e la tenacia. E lo faremo per i nostri figli. Nei loro occhi in questi giorni ho cercato forza e verità. Quegli occhi oggi mi dicono di non mollare. La strada è quella giusta e gli obiettivi nobili”.

“E se non dovessimo farcela Sciacca mia, quanto meno avremo lottato. A testa alta. – continua – Senza mai piegarci. Senza compromessi. Avremo solcato un nuovo percorso. Quello della trasparenza e concretezza. Di chi sta vicino alla gente e prende le distanze dai poteri dall’alto. Di chi lotta con le proprie forze per obiettivi comuni. Di chi non cerca scorciatoie. Non si piega e non si nasconde. Di chi prende la vita di petto. Senza sotterfugi o accordi a tavolino. Di chi fa dell’onore e della dignità di una persona condizioni imprescindibili per vivere e lottare fino alla fine. E allora, Sciacca mia, se avremo insegnato ai nostri figli gia questi valori, avremmo gia vinto la battaglia più grande: gettare le basi per una Sciacca di domani migliore, più dignitosa e competente, capace di distinguere il giusto dal corrotto, l’obiettivo comune dall’interesse di pochi, l’arroganza del potere dall’alto dalla capacità di governare dal basso. Allora forza, alzati Sciacca mia, e sii pronta a lottare. Non sei sola”.

Alla fine di tutto ciò, però è doverosa una considerazione, o meglio, una domanda. Vorrà veramente Michele Ferrara, abile uomo politico navigato, tentare una candidatura a sindaco solitaria con quella che, al momento, appare come una sola lista a sostegno?