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Cinque operai sono stati sorpresi a bruciare rifiuti pericolosi per la salute pubblica in una scuola materna: arrestati


Cinque operai dipendenti da una ditta di costruzioni, invece di smaltire i rifiuti di una scuola, mediante una ditta specializzata convenzionata, per risparmiare sui costi li hanno bruciati sul posto.

È accaduto in una scuola materna di Ravanusa (Ag). I cinque operai dipendenti da una ditta di costruzioni, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) stavano lavorando all’interno del plesso scolastico, ma anziché chiamare la ditta incaricata del recupero dei materiali speciali, per risparmiare sui costi, hanno deciso di bruciare i rifiuti.

Ma i “furbetti”non avevano fatto i conti con i Carabinieri della Stazione di Ravanusa, che attirati dal forte odore di fumo proveniente dalle classi e dalle aree ricreative della struttura, sono entrati nello stabile ed hanno sorpreso in flagranza di reato i 5 operai, intenti a bruciare rifiuti di varia natura, tra i quali anche materiali plastici, la cui combustione risulta molto dannosa per la salute.

Immediatamente sono scattate le manette ai polsi del quintetto, un licatese 56 enne, un catanese 53 enne ed altri tre operai originari di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), con l’accusa di combustione illecita di rifiuti pericolosi e con l’aggravante di aver agito nell’esercizio di un’impresa, ottenendo così un notevole abbattimento dei costi. Infatti, la ditta in questione, per legge, avrebbe dovuto richiedere l’intervento di una ditta specializzata, per smaltire correttamente i rifiuti speciali prodotti, pericolosi per la salute pubblica.