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Conflitto Ucraina. Berlusconi: “Putin voleva sostituire Zelensky con governo di persone perbene. Doveva fermarsi ad assedio Kiev”

L’ex Presidente del Consiglio e leader di Forza Italia chiarisce la sua idea sul conflitto ucraino: “Putin è stato costretto perché gli ucraini avevano fatto 16mila morti, lui voleva sostituire Zelensky con delle persone per bene”, ma “non ho capito perché le truppe russe si sono espanse in giro per l’Ucraina, mentre secondo me dovevano soltanto fermarsi intorno a Kiev“

Il leader di Forza Italia, l’ex premier Silvio Berlusconi non le manda certo a dire e su Rai1 a “Porta a Porta” da Bruno Vespa prende le posizioni del vecchio amico Vladimir Putin, spiegando di come il Presidente russo sia stato in realtà costretto dalla sua politica interna e dalle due Repubbliche separatiste che gli hanno chiesto aiuto, ad avviare l’operazione speciale in Ucraina.

Berlusconi ha infatti detto che “Putin è caduto in una situazione veramente difficile e drammatica. Dico è caduto – spiega l’ex premier – perché è stata una missione delle due Repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca, ha parlato con tutti quanti, con le radio, la stampa, le tv, con la gente del partito, con i ministri del partito, e poi con Putin e gli hanno detto: ‘Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro le nostre forze sui nostri confini, siamo a 16 mila morti, per favore difendici, perché se non ci difendi tu non sappiamo dove potremmo arrivare”.

Infatti l’operazione speciale russa “inventata da Putin” doveva servire a sostituire Zelensky con un governo di persone per bene. Tuttavia, secondo l’ex premier, l’esercito russo si sarebbe trovato davanti delle forze armate ucraina inaspettatamente resistenti grazie al supporto della NATO. Per il cavaliere inoltre, Putin avrebbe dovuto fermarsi ad assediare di Kiev, senza occupare altre parti del Paese.

Berlusconi è tornato sulla questione, dopo le polemiche che le sue dichiarazioni hanno generato, questa mattina, scrivendo su Twitter: “L’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Fi chiara: saremo sempre con l’Ue e con la Nato”. L’ex premier ha anche postato un altro stralcio della sua intervista a Porta a Porta in cui ribadisce che “non possiamo in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Europa, alla Nato, all’Occidente, agli Stati Uniti“.