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Coronavirus. Approvato nuovo Dpcm, mascherine obbligatorie all’aperto ma non sempre: ecco quando NON va usata


Dopo il caos della giornata di ieri, con il governo Conte che per ben due volte non ha raggiunto il numero legale alla Camera, oggi l’esecutivo ha approvato il nuovo Dpcm Coronavirus con misure più restrittive, valido fino al 31 gennaio 2021

Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi alla fine ce l’ha fatta ed ha approvato l’ordine del giorno che proroga lo stato d’emergenza per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus: la nuova delibera prolunga la vecchia che scadeva il 15 ottobre, fino al 31 gennaio 2021 ed ha effetto immediato.

La novità con maggiore impatto sui cittadini è l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi e all’aperto in presenza di altre persone che non siano conviventi.

Vediamo dunque quando la mascherina va usata.

  1. Si parte dall’obbligo di indossarla ovunque tranne che nella propria abitazione.
  2. È obbligatorio avere sempre con sé un dispositivo di protezione delle vie respiratorie e di indossarlo “nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e in tutti i luoghi all’aperto allorché ci si trovi in prossimità di altre persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche, produttive e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.
  3. Queste le eccezioni consentite: la mascherina non va utilizzata sia quando è garantita “in modo continuativo la condizione di isolamento” (ad esempio una passeggiata in solitaria o in compagnia di conviventi) sia se si sta svolgendo un’attività sportiva”.
  4. Questi gli esclusi dall’obbligo delle mascherina: i bambini fino ai 6 anni, le persone la cui disabilità sia incompatibile con l’uso della mascherina e i loro accompagnatori qualora fossero impossibilitati a indossarla.
  5. Infine previste sanzioni da 400 a mille euro per chi non ricorrerà all’utilizzo del dispositivo di protezione nelle situazioni nelle quali il provvedimento le definisce obbligatorie.

Il nuovo provvedimento inoltre riduce i poteri dei presidenti di Regione sul contenimento del Covid-19, che adesso potranno solo limitarsi a emanare ordinanze restrittive rispetto a quelle del governo.