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Covid-19 distruttivo per l’economia agrigentina: le imprese che chiudono superano le nuove aperture


È ancora presto per fare un bilancio dei danni che il coronavirus sta provocando all’economia, ma almeno in provincia di Agrigento i numeri sono tutt’altro che positivi e in linea con il trend siciliano

I dati pubblicati da Movimprese, si riferiscono al primo trimestre del 2020, quindi ancora parziale, ma sufficienti a confermare un trend negativo. Da questi freddi numeri emerge una crisi chiara che avvolge l’intero comparto delle imprese locali. In questi primi tre mesi infatti sono “nate” 661 nuove attività, contro le 722 che si sono cancellate. Il saldo in questo avvio di 2020 è negativo: 61 aziende sono “decedute”. Ne rimangono attive 33.846.

Questo dato è in controtendenza rispetto al 2019, anno in cui nell’Agrigentino si era registrata una crescita costante del numero di imprese attive in provincia.

Ma vediamo quali settori stanno soffrendo la crisi virus e in che misura.

Costruzioni: a fronte di 3.407 aziende attive, si sono registrate 47 nuove imprese e 63 cancellazioni nei primi tre mesi dell’anno.

Agricoltura: 108 registrazioni e 167 cancellazioni.

Commercio: 116 le nuove registrazioni contro le quasi 250 cancellazioni su 9.863 aziende attive. Questo appare il settore più danneggiato, con il picco tra quelle che operano al dettaglio, delle quali ben 179 hanno chiuso i battenti contro le 78 nuove registrazioni.