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Crisi di governo. Il M5S entro oggi dovrà decidere: Lega, PD o voto? Nulla è scontato ecco perché


Crisi di governo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato chiaro, vuole risposte rapide sia per la formazione di un nuovo governo sia per tornare a votare

È questo l’obiettivo primario di Mattarella, che temendo una riedizione dei fatti dell’anno scorso, ha chiesto a tutte le forze politiche di indicare con certezza se c’è una maggioranza chiara e numericamente forte, capace di formare un nuovo governo per non andare al voto. L’obiettivo del Presidente è quello di salvaguardare l’Italia da attacchi speculativi e cercare di evitare sia l’aumento dell’IVA, sia l’esercizio provvisorio.

Il pallino quindi è nelle mani del partito più forte numericamente in parlamento ovvero il M5S, che è ancora gestito da Luigi Di Maio e che entro domani dovrà sciogliere la riserva: andare con il PD, riallacciare con la Lega o andare a votare.

Di Maio si trova davanti ad un rebus difficile da risolvere, di fatto dovrebbe scegliere se restare nella padella della Lega che gli ha già “mangiato” circa il 17% dei consensi, passare nella brace del PD che quasi sicuramente gli “mangerà” un altro bel po di consensi o andare a votare sapendo che nel nuovo parlamento arriverà dimezzato, almeno secondo i sondaggi. Una scelta non facile anche in considerazione delle variabili e delle schegge impazzite interne. Ma vediamo i vari scenari

IPOTESI PD

Questa l’ipotesi più gettonata dai media, da molti indicata come la soluzione ideale, ma potrebbe essere la più distruttiva per il M5S.

Nel PD si sa ci sono diverse anime e nessuno sa chi comanda o meglio ognuno comanda la sua fazione, dunque qualunque accordo fatto con una delle parti, può essere strappata dopo 2 minuti dalle altre che hanno interessi differenti. Inoltre per Di Maio si aprirebbe un’altra grana, Zingaretti ha detto chiaramente che tutti coloro che sono stati gli artefici del governo uscente, non dovranno fare parte del nuovo esecutivo e il discorso quindi vale sia per lui che per Conte.

Matteo Renzi, vuole solo tempo per organizzare il suo partito che dovrebbe vedere la luce con la Leopolda. La sua strategia, neanche tanto nascosta, è quella di fare un governo per sopravvivere, poi tra 6-7 mesi ad organizzazione avvenuta, staccare la spina ed andare al voto.

Nicola Zingaretti a parte le parole di rito, vorrebbe votare subito, eviterebbe di fare una finanziaria lacrime e sangue che lo renderebbe indigeribile agli italiani e da segretario compilando le liste elettorali, si sbarazzerebbe dei renziani, costruendo il nuovo PD di sinistra.

Gli altri, da Franceschini a Giacchetti per finire a Orfini, sono comprimari in attesa di potersi sedere nei posti di comando.

IPOTESI LEGA

Matteo Salvini da politico navigato qual’è ha gettato l’esca: rimpasto con Di Maio premier, e i ministeri della Trenta e di Toninelli alla Lega. Un’ipotesi allettante, che unita alla votazione del taglio dei parlamentari, che la Lega sarebbe disposta a votare in caso di accordo, mentre il PD non la vota in nessun caso, potrebbe fare la differenza. Inoltre all’interno del M5S a parte le dichiarazioni di facciata, si sa che non tutti gli eletti sono disponibili ad accettare un esecutivo con il PD e questo perché nel movimento hanno convissuto da sempre diverse identità di sinistra ma anche di destra e chi è di destra, al momento del voto, la fiducia potrebbe non votarla.

Proprio su questa spaccatura, voci di corridoio danno per certe interlocuzioni tra esponenti di spicco della Lega con i non convinti del M5S.

IPOTESI VOTO

In questo caso il M5S quasi sicuramente perderebbe un bel po di parlamentari, ma potrebbe ricominciare la sua battaglia all’opposizione cercando di recuperare i voti perduti. Ma anche con un governo M5S – PD, non vi è nessuna certezza, perché se è vero che Zingaretti, facendo ingoiare ai grillini di rinnegare quanto fatto fino ad adesso, vorrebbe arrivare a fine legislatura, è anche vero che i deputati per tenere in vita l’esecutivo sono agli ordini di Renzi, che potrebbe staccare la spina dopo pochi mesi, come già previsto e si tornerebbe a votare comunque.

Come finirà? Nessuno può saperlo, le variabili sono tante e per dirla in termini calcistici, il pronostico per questa partita è 1 X 2.