Redazione F e ALo aveva annunciato qualche giorno fa e ieri lo ha presentato, “Riparte Sicilia” è il nuovo movimento del presidente Crocetta.
Lo ha definito : “Il primo non partito d’Italia. Un movimento autonomista, al quale ciascuno può aderire, senza intermediazioni”. Ma ad analizzare ciò che lui stesso ha detto del movimento, sembra un prodotto “cinese”, ovvero un assemblaggio di copiature di tanti altri movimenti e partiti, già visti e rivisti.
Dentro c’è di tutto dall’Mpa di Lombardo, e lo ha confermato lo stesso Crocetta: “in cui non tutto è da buttare”, al Movimento indipendentista di Armao, un po di 5 stelle – lui di stelle ne ha messe 10, meglio abbondare – è una spruzzatina di Renzi, giusto per non farsi mancare nulla.
Alla presentazione, tanti volti “nuovi” della politica siciliana, dal senatore Pd Giuseppe Lumia, alla vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello e poi tanti fedelissimi, che il presidente in questi anni ha messo a capo di enti e società regionali o destinatari di consulenze. C’era l’ex assessore Salvatore Callari, Sonia Alfano inviata a mettere a posto alcuni Ato rifiuti, Gaetano Montalbano che al momento gestisce le ambulanze della Seus. Ma era assente Nelli Scilabra… volto vecchio?
Con una “faccia da scultura greca” – leggasi di bronzo – il governatore ci spiega la scelta del nome “Riparte Sicilia”: “Ho scelto questo nome , perché abbiamo preso una Sicilia sull’orlo del baratro e l’abbiamo salvata”. Pensate che stava scherzando? No! L’ha detto veramente.
Poi per dimostrare la sua nuova vena “autonomista”, ha sparato – a salve – contro Roma: “Chi pensa che le decisioni qui in Sicilia possano essere prese dalla Capitale, sappia che riceverà tutta la nostra opposizione” e meno male che non era presente Alessandro Baccei, l’assessore all’Economia del suo governo, mandato proprio da Roma per “curare” i nostri conti, altrimenti…. si sarebbe “sbellicato” dalle risate.
Insomma “Riparte Sicilia”, appare la solita minestra riscaldata e Crocetta, il solito personaggio, che attacca tutti, in attesa di inciuciarsi con tutti.
