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Daghestan. Assalto aereo proveniente da Israele: la poliza arresta 60 persone – VIDEO

Quando sulla pista dell’aeroporto è arrivato un aereo proveniente da Israele, una folla con bastoni e bandiere della Palestina lo ha assaltato: la polizia arresta 60 persone

È accaduto nella tarda serata di ieri domenica 29 ottobre nell’aeroporto di Makhachkalà in Daghestan, repubblica della Federazione russa con la popolazione a maggioranza islamica. Dalle immagine dei video si vede un folto gruppo di persone che irrompe nell’aeroporto e si dirige correndo verso la pista. Molti gridano “Allahu Akbar” e vanno dritti verso un aereo proveniente da Tel Aviv che è appena atterrato e dal quale stanno scendendo i passeggeri che vedendosi circondati terrorizzati si sono precipitosamente rifugiati a bordo.

È intervenuta la polizia e a seguito dell’assalto sessanta persone sono state arrestate. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Ria, aggiungendo al momento che 150 manifestanti sono stati identificati. Le autorità sanitarie locali hanno inoltre riferito che 20 persone sono rimaste ferite, di cui due in condizioni critiche, oltre a nove agenti di polizia, due dei quali ricoverati in ospedale. Un video pubblicato sui social media ha mostrato centinaia di giovani, alcuni dei quali con bandiere palestinesi o cartelli di denuncia contro Israele, irrompere sulla pista dell’aeroporto internazionale di Makhachkala e cercare di salire su diversi aerei, tentando di sfondare i finestrini. I dipendenti dell’aeroporto hanno provato a riportare i passeggeri all’interno degli aerei mentre la folla si avvicinava all’aereo. La Russia ieri sera ha chiuso l’aeroporto di Makhachkala.

Secondo quanto ricostruito tutto è iniziato da una serie di post pubblicati su Telegram, in cui veniva detto ai follower che quella sera sarebbe arrivato un volo da Tel Aviv con profughi provenienti da Israele. Su alcuni cartelli tenuti dai rivoltosi si leggeva: “Siamo contro i rifugiati ebrei”. La polizia è rimasta a guardare mentre centinaia di manifestanti irrompevano nel terminal principale dell’aeroporto, entrando nelle aree riservate e chiedendo ai funzionari doganali di indirizzarli verso i passeggeri in arrivo, come riporta The Guardian.
La riapertura dell’aeroporto di Makhachkala è prevista per martedì sera, secondo quanto ha riferito l’Agenzia federale per il trasporto aereo sul suo canale Telegram. In precedenza era stato riferito che l’aeroporto di Makhachkala restava chiuso fino al 6 novembre.

Il Ministero dell’Interno del Daghestan ha aperto un fascicolo penale per organizzazione di disordini di massa. E il governatore della repubblica russa, Sergue’i Melikov, su Telegram ha scritto: “Le azioni di coloro che oggi si sono riuniti all’aeroporto di Majachkalà sono una grave violazione di legge”.

La commissaria russa per i Diritti umani, Tatiana Moskalkova, ha sottolineato che “gli eventi all’aeroporto hanno chiaramente lo scopo di incitare all’odio etnico e possono portare a gravi violazioni dei diritti umani. L’obiettivo è destabilizzare la pace civile in Russia. In questi tempi difficili, invito i cittadini del Daghestan a non soccombere alle provocazioni e a seguire rigorosamente le leggi e gli appelli dell’autorità della Repubblica”. La Casa Bianca ha condannato “con vigore” le proteste antisemite.