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Democrazia Usa come quella di Russia e Cina: Tik ToK a rischio chiusura. Musk: ” è un errore”

In fatto di “libertà di parola e di espressione” gli Stati uniti si stanno dimostrando uguali a Russia e Cina: il Congresso voterà una legge contro Tik Tok. Per Elon Musk è un errore

Oggi il Congresso americano voterà una legge che costringerà Tik Tok, il social network, popolare tra i giovanissimi, a lasciare e disinvestire dalla casa madre cinese ByteDance o a subire un divieto a livello nazionale.

Elon Musk  si è detto contrario al bando di TikTok negli Stati Uniti, definendo la mossa un pericolo la libertà di parola  d’espressione, anche se significherebbe una minore concorrenza per la sua piattaforma di social media X, ex Twitter. “TikTok non dovrebbe essere vietato negli Stati Uniti, anche se tale divieto potrebbe favorire la piattaforma X”, ha dichiarato Musk in un post sul social network che ha acquisito nel 2022. “Farlo sarebbe contrario alla libertà di parola e di espressione”. Il post di Musk su X è stato commentato da parecchi utenti che hanno espresso la stessa preoccupazione e evidenziato che un divieto di TikTok possa costituire un precedente da utilizzare per colpire altri social media e servizi di messaggistica.

La misura, sostenuta a gran voce da molti democratici e repubblicani, è stata anche inserita in un massiccio pacchetto di aiuti per l’Ucraina, Israele e Taiwan, il che potrebbe facilitarne il passaggio in entrambe le camere del Congresso statunitense. Secondo la proposta di legge, ByteDance dovrebbe vendere l’app entro pochi mesi o essere esclusa dagli app store di Apple e Google negli Stati Uniti.

Il disegno di legge prevede inoltre che il Presidente degli Stati Uniti abbia l’autorità di designare altre applicazioni come una minaccia per la sicurezza nazionale se sono controllate da un Paese ritenuto ostile, esattamente come si sono comportate Russia e Cina con i social statunitensi che sono stati bannati, posizioni che in nome della sicurezza nazionale ledono la libertà di parola  d’espressione. Quello che stride è che gli Stati Uniti che hanno criticato  Mosca e Pechino definendole autocrazie, ora si comportano nello stesso identico modo.

TikTok ovviamente ha criticato la legge affermando che avrebbe danneggiato l’economia statunitense e minato la libertà di parola. “È deplorevole che la Camera dei Rappresentanti stia usando la copertura di un’importante assistenza estera e umanitaria per far passare ancora una volta una legge di divieto”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda. Ha aggiunto che un divieto “calpesterebbe i diritti di libertà di parola di 170 milioni di americani, devasterebbe 7 milioni di imprese e chiuderebbe una piattaforma che contribuisce all’economia statunitense per 24 miliardi di dollari all’anno”.