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Egitto. Vertice di pace per Gaza e la “questione palestinese”: i 34 paesi partecipanti non trovano l’intesa

Il vertice di pace per Gaza e la “questione palestinese”, organizzato dall’Egitto nella cosiddetta Nuova Capitale Amministrativa alle porte del Cairo, si è concluso senza una dichiarazione finale congiunta dei 34 paesi e organizzazioni internazionali che vi hanno partecipato

Non si è trovato il consenso unanime al termine dell’incontro organizzato dall’Egitto, ma tutti gli ospiti sono stati concordi sul principio della coesistenza di due Stati, come l’unica soluzione praticabile al conflitto: le vite civili devono essere protette ovunque e gli aiuti umanitari devono poter entrare nella Striscia di Gaza.

Le Nazioni Unite sperano che altri aiuti possano entrare nell’enclave palestinese, ma per efralo gli israeliani dovrebbero fremare i bombardamenti sul valico di Rafah. La carenza di beni di prima necessità sta spingendo Gaza “sull’orlo della catastrofe”, afferma il Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme) citando la grave carenza di cibo, acqua e forniture mediche nell’enclave. L’agenzia ha dichiarato di aver bisogno urgentemente di 74 milioni di dollari per sostenere l’emergenza a Gaza per i prossimi 90 giorni.

I magazzini dell’enclave costiera hanno riserve alimentari inferiori a una settimana e la capacità di rifornire queste scorte è “compromessa da strade danneggiate, problemi di sicurezza e carenza di carburante”, ha dichiarato il Programma Alimentare Mondiale. Il rapporto cita anche una costante diminuzione di prodotti alimentari come verdure, farina di grano e uova, oltre a un aumento dei loro prezzi.