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Elezioni Finlandia: vincono i conservatori e l’ultra destra e mandano a casa Sanna Marin

A quasi finito spoglio, il centrodestra della Coalizione Nazionale guidata di Petteri Orpo è primo sia come percentuale (20,7%) che come seggi (48), dietro c’è l’estrema destra della populista Riikka Purra con il 20,1%, e 46 seggi. Terzi i socialdemocratici della premier Sanna Marin, con 19,9%, delle preferenze pari a 43 seggi

Petteri Orpo 53 anni, capo del partito conservatore Coalizione nazionale, ha rivendicato la vittoria elettorale, affermando di aver ricevuto dai finlandesi il più grande dei mandati: “È stata una grande vittoria – ha detto Orpo, – Sulla base di questo risultato elettorale, cominceremo a negoziare un governo in Finlandia”. Con questa vittoria, il leader del partito di centro-destra Coalizione Nazionale che ha fatto della disciplina fiscale la sua massima priorità, si candata alla carica di Primo Ministro della Finlandia.

Orpo dunque, come prevede la legge finladese, che attribuisce al leader del partito vincente il compito di formare un governo con una maggioranza nel parlamento di 200 seggi. Appare evidente che per farlo difficilmente si rivolgerà alla sinistra di Sanna Marin, che ha sconfitto sparando a zero sulla politica economica, ma per coerenza discuterà con l’estrema destra del partito nazionalista dei finlandesi, che è anti-immigrazione e propone l’uscita dall’Unione Europea.

Ma a prescindere dalle posizioni estreme, sicuramente il governo che si formerà in Finlandia, che è già un membro non ufficiale del club dei Paesi “frugali” dell’Unione Europea, influenzerà influenzare le scelte di Bruxelles. Per Orpo infatti “La cosa più importante è che smettiamo di aumentare il debito”, ha dichiarato durante la campagna elettorale.

Con il 73% del PIL, il debito pubblico finlandese rimane ben al di sotto di quello degli altri Paesi europei, ma Petteri Orpo è convinto che questo livello, cresciuto di circa 10 punti in quattro anni, è allarmante e dunque a suo aviiso è indispensabile un piano di risparmio di 6 miliardi. “Voglio sistemare la nostra economia, voglio rilanciare la crescita economica”, ha affermato il prossimo premier, che ha una formazione economica. Sanna Marin, ha sostenuto, “non si preoccupa dell’economia, non si preoccupa del debito”, ha detto, attirandosi le accuse della rivale di voler “togliere ai poveri per dare ai ricchi”.