Redazione F e AL’esercito di Taiwan “ha monitorato la situazione” e “risposto” alle attività di Pechino facendo alzare in volo i propri aerei militari, facendo muovere le navi della Marina e attivando i sistemi missilistici terrestri
Questa mattina, alle 5:00 ora locale – 23:00 di ieri sera ora italiana -, Taiwan ha segnalato l’avvicinamento di 26 aerei e 13 navi da guerra dell’Esercito popolare di liberazione cinese (PLA) nella regione adiacente all’isola. A comunicarlo, ministero della difesa di Taiwan in una nota.
Il ministero ha inoltre sottolineato che “dalle 5:40, abbiamo rilevato 13 aerei PLA – compresi caccia J-16, caccia Su-30, aerei radar KJ-500 e droni UAV –, undici dei quali hanno attraversato la linea mediana o sono entrati nella nostra zona di identificazione della difesa aerea sudoccidentale.” “Inoltre, la portaerei PLAN Shandong ha navigato verso est per 60 miglia nautiche a sud-est di Capo Eluanbi nel Pacifico occidentale“, si legge nella nota.
L’esercito di Taiwan riferito di aver “monitorato la situazione e ha incaricato le forze dell’aeronautica, della Marina e i sistemi missilistici terrestri di rispondere a queste attività”. La zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan è stata dichiarata unilateralmente dall’isola separatista supportata e armata dagli USA e copre un’area di 492.000 chilometri quadrati, superando di gran lunga lo spazio aereo dell’isola. Copre anche le acque circostanti, lo Stretto di Taiwan e parte dello spazio aereo sopra le province cinesi continentali di Fujian, Jiangxi e Zhejiang.
