Salgono a 6 i morti accertati dell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana, La Procura ha aperto un’indagine per disastro e omicidio colposo. Le ricerche degli ultimi due dispersi sono riprese dopo aver ripristinato le condizioni di sicurezza
La quarta vittima è Adriano Scandellari
È stata identificata la quarta vittima della strage di Suviana. Lo comunica la Prefettura di Bologna. È Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. La moglie è a Bargi. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina insieme a quello di un altro disperso, quinta vittima, non ancora identificato.
La quinta vittima è Paolo Casiraghi
È stata identificata la quinta vittima della strage di Suviana. Lo comunica la Prefettura di Bologna. È Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Era un tecnico della Abb. Una vita trascorsa nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, una passione per l’Inter, una vita fatta di viaggi per lavoro. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina insieme a quello di un altro lavoratore, il padovano Adriano Scandellari.
Questa mattina è stato ritrovato il corpo di Alessandro D’Andrea, 37enne originario del Pisano, che porta a 6 il totale parziale delle vittime dell’esplosione. Si cerca ancora l’ultimo disperso. Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli.
Un pezzo di turbina trovato al piano meno 4
La forte esplosione, a quanto si apprende, avrebbe fatto arrivare un pezzo della turbina della centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana, in azione nei livelli più bassi della centrale a pozzo, fino al livello -4. Solo quando saranno terminate le operazioni per recuperare gli operai dispersi, sarà possibile valutare, oltre ai danni alla struttura, anche le potenziali cause di quanto è successo. Nella centrale prosegue l’intervento dei soccorritori per cercare gli ultimi dispersi. Lo scenario nel quale stanno operando i sommozzatori, che stanno scandagliando i livelli allagati, resta complesso: oltre alla acqua contaminata, ci sono anche detriti di diversi materiali anche molto pesanti da spostare per i sommozzatori dei vigli del fuoco. Un aiuto importante arriva dalla tecnologia e dall’aiuto dei droni.
Redazione Fatti & Avvenimenti