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Francia. Ministero Interno “notte più calma”, ma i numeri dicono altro: 352 incendi, morto un vigile del fuoco e 157 arresti

Un vigile del fuoco 24enne è  morto nel tentativo di spegnere uno dei tantissimi incendi appiccati dai manifestanti, 157 dei quali sono stati arrestati, ma per il Ministero dell’Interno è stata una notte più tranquilla 

In Francia,  le proteste per l’uccisione da parte di un agente di polizia del 17enne Nahel a Nanterre proseguono incessanti, nonostante 45mila agenti, tra gendarmi e poliziotti, tentano di fermare i rivoltosi, arrestandone solo questa notte ben 157.

Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno, il bilancio di questa notte di guerriglia è di 352 incendi nelle strade, 297 veicoli  bruciati e 34 edifici  danneggiati, oltre alla tragedia di un un vigile del fuoco di 24 anni morto mentre cercava di domare un incendio appiccato in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis. Inoltre altri tre uomini delle forze dell’ordine sono rimasti feriti e una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate. Dati impressionanti, ma secondo il l Ministero dell’Interno è stata una notte più tranquilla.

Il presidente Emmanuel Macron alla prese con una situazione difficile da gestire, oggi riceverà all’Eliseo i presidenti dell’Assemblea nazionale Yael Braun-Pivet e del Senato Gérard Larcher, mentre domani incontrerà i sindaci di “più di 220 comuni colpiti dai disordini”. ”Il presidente ha anche chiesto al primo ministro Elisabeth Borne di ricevere oggi i presidenti dei gruppi politici in Parlamento”, ha aggiunto la stessa fonte governativa. Le Figaro scrive che durante questo incontro sono state fissate tre priorità: prima il ritorno all’ordine, poi il sostegno del governo a poliziotti, gendarmi, vigili del fuoco, magistrati e funzionari eletti. Infine, la mobilitazione delle forze politiche del Paese.