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Germania, crolla la Spd di Scholz nel voto in Assia e Baviera: a gonfie vele la Cdu e l’estrema destra

La destra, nelle attese elezioni in Assia e Baviera, avanza e mette in difficoltà il governo di Olaf Scholz. Risultato di rilievo considerando che i due Länder insieme contano quasi un quarto della popolazione della Germania


Nel Länder dell’Assia ha vinto il principale partito di opposizione, la Cdu (Unione cristiano-democratica), che guadagna quasi otto punti rispetto a cinque anni fa. arrivando al 34,5% e rieleggendo il primo ministro uscente Boris Rhein. Cresce di 3,2 punti anche l’estrema destra dell’Afd (Alternative für Deutschland), seconda forza con il 16,3%.

In flessione i Verdi, alleati della Cdu nell’attuale governo del Land, che scendeno al 15,5%. Crollo dell’Spd, il partito di Scholz, che si è fermato al 15,9%, perdendo quasi quattro punti. Il risultato è molto negativo nonostante la candidatura alla presidenza regionale della ministra dell’Interno Nancy Faeser, che ha definito i risultati “molto deludenti”. Infine la Linke (il partito di sinistra) non entrerà nel parlamento dell’Assia, mentre i liberali della Fdp raggiungono il 5%.

Situazione simile in Baviera, anche qui, nel Land più ricco della Germania, la Csu (Unione cristiano-sociale), “gemello” bavarese della Cdu, si conferma primo partito con il 37%, anche se registra una leggera flessione dello 0,2% rispetto a cinque anni fa. Al secondo posto ci sono i Verdi con il 16%, ma anche qui in flessione, perdono l’1,6%.

Terzo posto per l’Afd è che guadagna ben 4,9 punti, attestandosi al 15,1% e la leader dell’AfD Alice Weidel si è detta “estremamente orgogliosa” della prestazione del partito nella tornata elettorale: “Siamo sulla strada giusta”.

Solo quarto il partito regionale dei “Liberi elettori” (Freie Wähler, una sorta di lista civica su posizione centriste e conservatrici) con il 14% (+2,4%). La Spd, che in Baviera è tradizionalmente debole, perde l’1,2 % e si attesta all’8,5%. I liberali il con un misero 3%, in flessione del 2,1%, dovrebbero uscire dal parlamento regionale di Monaco.