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Giovane tenta due rapine con un coltello, i carabinieri avvisano il padre che lo prende a “mazzate”


Un giovane tenta due rapine nel giro di pochi minuti in due diverse attività commerciali, ma gli vanno male, poi  rintracciato dai carabinieri e portato a casa, rischia di essere pestato da suo padre.

È accaduto a Gela. Andrea Dierna, 26 anni, si è reso protagonista di due colpi che lo hanno portato dritto in carcere, dopo un breve inseguimento dei carabinieri, che lo hanno arrestato. Momenti di concitazione si sono poi registrati nel corso della perquisizione domiciliare, quando il padre del giovane – messo a conoscenza delle “bravate”del figlio – gli si è scagliato contro per “pestarlo” ed è stato solo grazie all’intervento dei carabinieri, che si è evitato che la situazione degenerasse. Il papà poi, probabilmente a causa del dispiacere, è stato colto da un lieve malore. Subito soccorso, è in buone condizioni.

Ma vediamo cosa è successo. La prima rapina il 26enne, l’ha compiuta nel tardo pomeriggio di ieri . Il giovane, armato di coltello da cucina, è entrato in azione avvicinandosi ad un primo negozio di via Cascino a Gela, intimando alla proprietaria di consegnargli i soldi al grido di “questa è una rapina”. La donna, che già nella serata precedente aveva subito un’altra rapina (bottino 20 euro), è uscita dal negozio con la scusa di prendere i soldi in macchina fuggendo e chiedendo aiuto.

Andata buca, il provetto rapinatore si dava alla fuga, ma non soddisfatto, dopo pochi minuti raggiungeva un altro negozio, questa volta in via Cairoli, dove trovava una giovanissima commessa da sola. La malcapitata veniva minacciata con il coltello e le veniva richiesto l’incasso. Qualcosa però non è andato secondo i piani: il sopraggiungere della madre ed altre persone nel locale richiamate dalle urla della giovane mettevano in crisi il Dierna, che scappava per la seconda volta.

I carabinieri, allertati dalla signora della mancata rapina in via Cascino, lo individuano e lo bloccano in via Eschilo. Addosso al giovane trovano anche il coltello utilizzato per le rapine. Durante la perquisizione a casa, come già raccontato sopra, il padre di Dierna, resosi conto di quanto aveva combinato il figlio, gli si è scagliato contro per picchiarlo, ma – fortunatamente – è stato bloccato dai carabinieri.