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Hamas pubblica video con 3 ostaggi che chiedono al premier Netanyahu di accettare lo scambio prigionieri

Tre donne ostaggi di Hamas chiedono al premier israeliano di accettare l’accordo per il loro rilascio in cambio della liberazione dei detenuti palestinesi

“Fateci tornare ora! Netanyahu ha fallito sia politicamente, sia militarmente, e noi chiediamo l’immediato rilascio di tutti i prigionieri. Aiutateci, così ci uccidono” dice una delle tre donne del video che le Brigate Al-Qassam, l’ala militare di Hamas hanno divulgato oggi. La richiesta è rivolta al premier israeliano Benjamin Netanyahu. L’ufficio del premier ha identificato le tre donne come Daniel Aloni, Rimon Kirsht e Yelena Trupanob, si legge sul Times of Israel.
L’accordo proposto da Hamas prevede il loro rilascio in cambio della liberazione dei detenuti palestinesi. Una delle tre donne israeliane presenti nel video si rivolge al premier israeliano “Appena due giorni fa si parlava di un cessate il fuoco e del rilascio di tutti, ma Netanyahu ha fatto marcia indietro”, afferma la donna.

L’ufficio di Benjamin Netanyahu definisce il video diffuso oggi da Hamas “Crudele propaganda psicologica” e sulla richiesta di accettare le condizioni per il loro rilascio, Netanyahu commenta: “I nostri cuori sono con voi e con tutti gli altri ostaggi, stiamo facendo tutto il possibile per riportare tutti i rapiti e i dispersi a casa”.

Secondo fonti americane i negoziati per il rilascio degli ostaggi sono in stallo perché Hamas, che chiede in cambio carburante, è disposta a liberare solo un gruppo ristretto dei 239 catturati il 7 ottobre. “Hamas insiste nel voler carburante, Israele, gli Stati Uniti ed altri Paesi vogliono il rilascio di un gruppo consistente di ostaggi”, spiegano le fonti a Nbcnews, sottolineando che i negoziati si sono bloccati prima che Israele lanciasse, nella notte di venerdì, la seconda fase della sua offensiva con le truppe di terra a Gaza.

“I negoziati stavano andando bene giovedì, e i negoziatori speravano che si potesse raggiungere un accordo nel weekend – riferiscono ancora le fonti dei colloqui in corso a Doha – ma le differenze emerse la mattina di venerdì hanno portato allo stallo”. Tra i 239 ostaggi vi sono bambini e anziani, e cittadini con passaporti di 25 Paesi stranieri, compresi 54 thailandesi, 15 argentini, 12 americani, 12 tedeschi, sei francesi e 6 russi. Finora i negoziati hanno portato al rilascio di 4 ostaggi.