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I G7 a Tokyo confermano sostegno a Kiev e nuove sanzioni a Mosca

” Il Gruppo rimarrà unito nel suo atteggiamento volto a imporre severe sanzioni contro la Russia e a fornire un forte sostegno all’Ucraina, anche nell’attuale situazione internazionale”

È quanto hanno concordato I ministri degli Esteri del G7. Lo riferisce in una nota il ministero degli Esteri del Giappone, a conclusione della sessione della riunione ministeriale del G7 a Tokyo dedicata all’Ucraina.

“Il nostro fermo impegno a sostenere la lotta dell’Ucraina per la sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale non verrà mai meno”. Si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale Esteri del G7 di Tokyo ed ancora: “Continuiamo a condannare nei termini più forti possibili l’aggressione in corso da parte della Russia e ci impegniamo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, aumentando la pressione economica e imponendo robuste sanzioni e altre restrizioni contro la Russia”.

I ministri inoltre aggiungono: “Una pace giusta e duratura non può essere realizzata senza il ritiro immediato, completo e incondizionato delle truppe e dell’equipaggiamento militare russo dal territorio riconosciuto a livello internazionale dell’Ucraina. Continuiamo a sostenere l’Ucraina nell’ulteriore sviluppo della Formula di Pace del Presidente Volodymyr Zelensky. Stiamo aumentando i nostri sforzi per aiutare l’Ucraina a soddisfare le sue esigenze di preparazione all’inverno, anche continuando a fornire assistenza energetica fondamentale”, si legge ancora.

Una dichiarazione che sa di contentino per il presidente ucraino Zelensky, nella dichiarazione infatti non si fa riferimento ad invii di aiuti economici o di armi, ma solo a nuove sanzioni, riferendosi al 12° pacchetto che sta per essere varato dall’Eu , ma ormai è assodato che le sanzione fanno più male a chi le fa, che a chi la e subisce. La Russia oltre alla efficaci difese militari sui confini dei territori annessi, che l’esercito ucraino che non è riuscito a superare in cinque mesi di controffensiva, ha anche attivato le difese economiche sulle sanzioni, che pare funzionino bene come quelle militari.