A dirlo, IranWire, che cita come fonti le famiglie delle persone arrestate secondo cui i prigionieri si trovano in varie carceri della capitale iraniana ma anche in altri edifici. Secondo l’agenzia Irna, 12 persone sono state arrestate oggi dalle Guardie della rivoluzione nella provincia di Gilan con l’accusa di avere tenuto incontri segreti per organizzare proteste violente.
Le proteste a seguito della morte della giovane sono infatti divampate in tutto l’Iran anche in modo violento, con incendi e scontri con la polizia, col governo della Repubblica Islamica che chiama in causa infiltrazioni di agenti occidentali e cospirazioni da parte degli USA. Gente in strada domenica scorsa inoltre anche a sostegno del governo, secondo i manifestanti, vittima proprio di atti di “mercenari occidentali”.
Subito dopo la morte della giovane il presidente iraniano Ebrahim Raisi avrebbe anche chiamato i genitori di Mahsa per porgere le condoglianze annunciando loro dell’apertura di una indagine per “la tragica morte di Mahsa, che era come le nostre figlie”.
Redazione Fatti & Avvenimenti