⦿ Ultim'ora

Iran annuncia attacco missilistico: “Distrutto quartier generale del Mossad israeliano in Iraq”, attaccata anche base americana

Le Guardie rivoluzionarie iraniane promettono: “continueremo operazioni offensive per vendicare i martiri”, ucciso anche un uomo d’affari kurdo con la moglie, attaccata con droni anche una base aerea statunitense nel kurdistan iracheno

Le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno annunciato oggi di aver “distrutto uno dei principali quartier generali dello spionaggio del regime sionista nella regione del Kurdistan iracheno”, a renderlo noto è l’agenzia iraniana Fars, che riporta anche attacchi avvenuti nella provincia siriana di Idlib, nelle prime ore di questa notte. Almeno 5 i morti e diversi i feriti.

Le forze di Teheran hanno dunque bersagliato con un potentissimo attacco missilistico, una base del Mossad – il servizio segreto israeliano – a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan nel nord dell’Iraq. Secondo il comunicato, i missili balistici iraniani avevano l’obiettivo di colpire “il centro dove avveniva lo sviluppo di operazioni di spionaggio e pianificate azioni terroristiche nella regione” e contro l’Iran stesso. Le motivazioni non stupiscono, l’attacco è apertamente una risposta all’attacco terroristico del 3 gennaio scorso nella città iraniana di Kerman e all’uccisione dei comandanti dell’IRGC, inoltre  Israele negli scorsi anni ha colpito e tentato di colpire più volte – ufficialmente o meno – vari obiettivi in Iran, tra cui una fabbrica di droni militari nella città di Isfahan, nell’Iran centrale.

Ma ad Erbil non solo il centro di comando del Mossad è stato preso di mira: tre droni kamikaze sono stati infatti abbattuti nei pressi della base aerea americana di Harir che ospita le forze statunitensi e internazionali, situata nelle vicinanze dell’aeroporto internazionale di Erbil. A comunicarlo, il gruppo antiterrorismo (CTG) del Kurdistan iracheno che ha riferito di aver sventato un attacco di droni carichi di esplosivo contro la base aerea statunitense di Erbil alle 5:05 ora locale. Secondo il rapporto, nessun militare statunitense o di altra nazione nella base è rimasto ferito. L’aeroporto internazionale di Erbil ha sospeso tutte le attività subito dopo l’inizio dell’attacco e ripreso a lavorare solo questa mattina.

Nella serie di attacchi iraniani è stata colpita inoltre, con ben quattro missili balistici secondo fonti locali, la casa di un uomo d’affari kurdo, Peshraw Dizayee, 61enne imprenditore proprietario del Falcon Group, che è morto insieme alla figlia Zhina di appena un anno, la moglie e altri due figli sono invece rimasti feriti. Lo ha riferito su X Hemin Hawrami, ex presidente del parlamento della regione autonoma.

Secondo Reuters, Dizayee era impegnato in transazioni immobiliari e progetti di costruzione di alto profilo nel Kurdistan iracheno, avrebbe avuto stretti legami con la famiglia del primo ministro Masrour Barzani e sarebbe stato legato, secondo gli iraniani, al Mossad. Il Falcon Group è una potente multinazionale del Medio Oriente che si occupa di vari settori, tra cui edilizia, petrolio, gas naturale, tecnologia, agricoltura, cosmetica, sicurezza e che secondo indiscrezioni si sarebbe sviluppata nell’immediato periodo post-Saddam Hussein.

Segnalate inoltre alcune esplosioni nei pressi del consolato statunitense a Erbil, riporta Tass. ABC News ha riferito inoltre che gli attacchi missilistici avevano, in particolare, colpito otto obiettivi vicino al consolato degli Stati Uniti in città. Reuters ha poi riferito, citando fonti locali, che la casa di un alto funzionario dell’intelligence curda e uno degli uffici del servizio di intelligence curdo a Erbil erano stati attaccati. “Le operazioni offensive continueranno fino a quando anche le ultime gocce di sangue dei martiri non saranno state vendicate”, si legge infine nel comunicato delle Guardie della Rivoluzione Iraniana.

Infine il comando IRGC ha anche annunciato un attacco con missili balistici su strutture terroristiche in Siria: secondo il canale televisivo Al Mayadeen, un campo di mercenari a Idlib è stato attaccato. Tale campo sarebbe stata la sede di militanti del gruppo dello Stato islamico-Khorasan Province, noto come ISIS-K, ramo dell’organizzazione terroristica dello Stato islamico.