Dopo la “ferma condanna” dell’Arabia Saudita all’attacco al campo profughi, arriva quella del Venezuela, la Bolivia interrompe le relazioni diplomatiche e il Cile e la Colombia richiamano gli ambasciatori. Israele è sempre più isolata
Il governo israeliano nonostante gli appelli di tutto il mondo a fermare quello che molti considerano un genocidio, ha fatto sapere che non intende fermarsi fino a che non avrà eliminato completamente Hamas. ma questa posizioni intransigente e soprattutto le migliaia di morti di civili, donne e bambini, ha indignato il mondo libero. Lo scontro con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres è ormai storia, l’Unione Europea è divisa, am tutti concordi nel chiedere una stregua umanitaria, il mondo arabo si è compattato attorno ad Hamas ad iniziare dalla potente Turchia e ora da più parti del mondo arrivano le condanne nette.
La Bolivia interrompe le relazioni diplomatiche con Israele – Il governo boliviano ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con Israele dopo l’offensiva nella Striscia di Gaza seguita agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. La Bolivia, governata dal presidente di sinistra Luis Arce, diventa il primo Paese latinoamericano a interrompere le relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico dallo scoppio della guerra.
Il Cile richiama l’ambasciatore in Israele – Il governo cileno ha deciso di richiamare il proprio ambasciatore in Israele, Jorge Carvajal, per consultazioni a causa delle “inaccettabili violazioni del diritto internazionale umanitario che Israele ha commesso nella Striscia di Gaza”. “Il Cile condanna fermamente e nota con grande preoccupazione che queste operazioni militari – che in questa fase del loro sviluppo comportano una punizione collettiva della popolazione civile palestinese a Gaza – non rispettano le norme fondamentali del diritto internazionale”, ha dichiarato il governo in un comunicato.
Anche la Colombia richiama il suo ambasciatore in Israele – Come il Cile, anche la Colombia ha annunciato di aver richiamato il proprio ambasciatore in Israele per consultazioni. Lo riferisce Times of Israel. Il presidente colombiano Gustavo Petro accusa lo Stato ebraico di aver compiuto un “massacro” di palestinesi nel corso della guerra a Gaza contro Hamas che il suo Paese non può tollerare.
Il Venezuela condanna l’attacco israeliano al campo di Jabaliya – Il Venezuela ha condanna fermamente l’attacco delle Forze di Difesa Israeliane al campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, e chiede un immediato cessate il fuoco. Lo riporta la Tass. Ad affermarlo, in una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina sul social network X (ex Twitter), e’ il capo del ministero degli Esteri della Repubblica bolivariana, Ivan Gil.
Dall’Arabia Saudita è arrivata “ferma condanna” all’attacco al campo profughi – L’Arabia Saudita ha condannato “con la massima fermezza” il bombardamento israeliano di un campo profughi a Gaza, che ha provocato decine di morti e, secondo Israele, preso di mira un comandante del movimento islamista palestinese Hamas. “Il Regno dell’Arabia Saudita condanna con la massima fermezza il bombardamento disumano delle forze di occupazione israeliane sul campo profughi di Jabaliya, nella Striscia di Gaza assediata, che ha ucciso e ferito un gran numero di civili innocenti”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri saudita su X (ex Twitter).
Redazione Fatti & Avvenimenti