La Polonia non paga il gas in rubli come richiesto e la Russia chiude i rubinetti: a partire dalle 8 di domani Gazprom non erogherà più gas
La principale società di gas polacca, la PGNiG, ha reso noto di essere stata informata da Gazprom, la multinazionale del gas controllata dal Governo della Federazione Russa, che a partire dalle 8 di mercoledì tutte le consegne di gas naturale alla Polonia saranno sospese. Quando la notizia si è diffusa, il prezzo del metano, piatto per tutto il pomeriggio, è schizzato fino a 107 euro al megawattora, in aumento del 17% rispetto a ieri.
A riportare la notizia è stata l’agenzia Bloomberg, sottolineando come la PGNiG ritenga la decisione russa come “una violazione del contratto relativo al gasdotto Yamal”. La società polacca si rifiuta inoltre di pagare il gas russo in rubli, come invece richiesto da Mosca, e annuncia che chiederà il risarcimento dei danni.
Ad anticipare che Mosca aveva sospeso le forniture di gas alla Polonia in base al contratto Yamal, nella giornata di oggi era stato il sito polacco Onet, notizia poi ripresa dalla Tass. Gazprom aveva smentito, ma aveva anche fatto sapere che Varsavia doveva pagare entro oggi le forniture rispettando la nuova procedura che prevede l’uso del rublo.
AGGIORNAMENTO DELLE 21:50
La Russia sospende le forniture di gas anche alla Bulgaria.
Il colosso russo del gas Gazprom ha avvertito la società energetica Bulgargas che da domani interromperà le forniture perché il Paese balcanico non ha accettato di pagare in rubli, come chiesto da Mosca. A riferirlo con una nota è il ministro dell’Economia di Sofia.