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Licata. Bracciante agricolo giustiziato a colpi di pistola e fucile a pallettoni: indagini dei carabinieri in corso

Un bracciante agricolo è stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco, con modalità tipiche mafiose


Angelo Castronovo, 65 anni, di Palma di Montechiaro, è stato ucciso in contrada Cipolla a Licata. Secondo le prime indagini, l’uomo stava effettuando dei lavori di movimento terra con un camion su un appezzamento di terreno, quando è stato raggiunto da uno o più persone che avrebbero esploso almeno cinque colpi di arma da fuoco. La vittima forse ha tentato una fuga, ma ha fatto appena in tempo a scendere dal camion ed è stato freddato.

Secondo le prime indagini dei carabinieri le armi utilizzate per uccidere Castronovo sarebbero state due, un colpo di pistola lo avrebbe raggiunto alla tempia e un paio di colpi esplosi con fucile a pallettoni lo avrebbero raggiunto al volto e in diverse parti del corpo, poi i killer sarebbero fuggiti. Il 65enne non sarebbe morto sul colpo, ma sarebbe riuscito a trascinarsi sulla strada dove  è deceduto. A ritrovare l’uomo riverso a terra è stato un passante che ha chiamato il 112.

L’inchiesta aperta viene coordinata dal procuratore capo di Agrigento, facente funzioni, Salvatore Vella e dal pm Giulia Sbocchia. Le indagine dei carabinieri sono in corso e a breve si dovrebbero conoscere altri particolare di quelle che appare una vera e propria esecuzione mafiosa.