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Maestra sospesa per le preghiere in classe, Assessore Regione siciliana Turano: “la prenderò come consulente”

L’assessore all’Istruzione della Regione siciliana Mimmo Turano della Lega, indignato per la sospensione della maestra per le preghiere in classe, lancia quella che appare una provocazione: “La prenderò come consulente”

In un video pubblicato sui social, l’assessore all’Istruzione della Regione siciliana Mimmo Turano della Lega, è entrato a gamba tesa sul caso della maestra sospesa dall’insegnamento per aver pregato in classe coi bambini, in un’istituto della provincia di Oristano.E’ incredibile quanto succede in Italia, – commenta Turano – la maestra che conosce Matteo Messina Denaro viene sospesa per dieci giorni, mentre una maestra che fa recitare le preghiere in classe viene sospesa per 20 giorni. Che senso ha – conclude l’assessore – la prendo io come consulente”.

Il caso è quello ormai noto di Marisa Francescangeli, maestra 58enne, sospesa dall’insegnamento per 20 giorni (con stipendio ridotto), dal 25 marzo al 15 aprile, per aver fatto recitare un Ave Maria e un Padre Nostro a degli alunni, che però non ci sta a passare per bigotta: “È un’ingiustizia grave. Mi sento messa in croce” ed ha deciso di ricorrere in tribunale: “Voglio che venga fuori la verità”. Il provvedimento è stato preso dopo le segnalazioni di alcuni genitori.

“Da persona e da insegnante, – racconta la maestra – rispetto il pensiero degli altri. Non mi permetto di passare sopra o plagiare le persone. Perché mi hanno accusato anche di questo, di aver voluto plagiare dei bambini con due preghiere e un rosario – prosegueFrancescangeli -. Con i miei bambini, quando spiego, parto dalle loro esperienze, da quello che loro conoscono. È fondamentale anche nell’insegnamento, li rispetto. Cerco di capire prima quello che vogliono i bambini, perché così si sentono più interessati e coinvolti durante una lezione. Invece sono passata come la maestra che plagia i suoi alunni. Non lo voglio fare con nessuno, sono più rispettosa di tanti altri, figuriamoci se lo faccio con i più piccoli”. Infine precisa che quando sarà rientrata in classe lo farebbe di nuovo, ma con la sua quarta, dove ha chiesto e ottenuto il consenso di tutti i genitori.

Marisa Francescangeli inoltre precisa che:Tutti gli alunni delle mie classi sono cattolici, non c’è nessun musulmano. Non pensavo di avere mancato di rispetto né ferito coscienze o sensibilità, è andata così. Insegno in quella terza. Il 22 dicembre un collega si è assentato e ho dovuto sostituirlo per un’ora – prosegue – Poco prima con i bambini della quarta avevamo costruito un braccialetto, un piccolo rosario con le perline. Avevo altre perline, le ho tirate fuori”. La maestra aggiunge che: “gli alunni erano tutti contenti. Prima di uscire abbiamo recitato il ‘Pater e l’ Ave Maria’. Con il braccialetto non penso di aver fatto niente di demoniaco”. Infine per correttezza precisa che: “Per quanto riguarda la classe terza dove due mamme si sono lamentate, non avevo ricevuto alcuna autorizzazione. Non era la mia classe, mi sono trovata lì per una sostituzione. Avevo delle perline avanzate dai lavori che avevamo fatto con una quarta e allora ho pensato di fare questa cosa”.