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Meloni: gestione militarizzata e lunghe “detenzioni dei migranti illegali ” che saranno rimpatriati

“Annuncio che sarà dato mandato alla Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile nuove strutture per i migranti in modo tale che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali”

La premier Giorgia Meloni in un video di pochi minuti trasmesso all’ora di cena, annuncia la svolta sulla gestione dell’immigrazione che sarà militarizzata e annuncia una serie di misure rigidissime, che appaiono come una risposta agli attacchi che da alcuni giorni le arrivano da parte dell’alleato Matteo Salvini.

Le parole della presidente del Consiglio sono chiare e non lasciato dubbi sull’interpretazione: “Daremo mandato di realizzare queste strutture in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili”, se non sono carceri ci assomigliano tanto. Inoltre verranno eliminati i problemi di ordine pubblico e non ci sarà più il coinvolgimento dei territori in quanto la decisione verrà calata dall’alto.

Meloni anticipa detenzioni lunghissime, per disincentivare chi volesse provare ad arrivare in Italia: “al Consiglio dei ministri di lunedì porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in patria. Limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea, ovvero 18 mesi”.

Infine parla dei punti di partenza degli arrivi e si autoelogia per l’impegno in Libia, ma ammette che sulla Tunisia ci sono stati problemi per l’esodo imponente di questi mesi: “Una parte dell’Ue si è mossa contro” l’accordo, tanto che 250 milioni promessi a Saied non sono ancora arrivati e il presidente tunisino per fare capire il suo disappunto ieri ha vietato ad una delegazione ufficiale di Parlamentari Europei di entrare in Tunisia.

Meloni, attaccata sia dall’opposizione che dalla sua stessa maggioranza, corre ai ripari e torna allo slogan della campagna elettorale rievocando il blocco navale per fermare le partenze. Serve una “missione europea, anche navale, se è necessario, in accordo con le autorità del nord Africa, per fermare la partenza dei barconi”. Poi lancia un invito alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen a visitare con il governo la stessa Lampedusa, per prendere visione dell’emergenza umanitaria, mentre al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, la presidente del Consiglio si rivolge per ricordare come “gli impegni Ue” in materia migratori siano stati “ampiamente insoddisfacenti”.