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Monastero Grotte di Kiev. Sacerdote arrestato al poliziotto: “Ti sono grato, come a Simone di Cirene” che aiutò Gesù a portare la Croce

Intanto i fedeli continuano a stazionare e pregare dentro e fuori il Monastero delle Grotte di Kiev con l’intento di fermare le autorità ucraine dal cacciare i sacerdoti ortodossi da sempre fedeli al Patriarcato di Mosca

Il metropolita Pavel mentre gli viene messo il braccialetto elettronico alla caviglia

Rischia di degenerare sempre più la guerra dichiarata da Kiev contro la Chiesa Ortodossa Ucraina fedele al Patriarcato di Mosca. Ieri era arrivata la notizia degli arresti domiciliari per il metropolita Pavel, abate del Monastero delle Grotte di Kiev, oggi arriva il video del momento in cui la polizia ucraina gli ha messo alla caviglia il braccialetto elettronico, come fosse un criminale, davanti a fedeli e giornalisti.

Al poliziotto che gli ha messo il dispositivo, il metropolita Pavel ha detto: “Ti sono grato, come a Simone di Cirene.” Come noto, Simone di Cirene fu colui che aiutò Gesù Cristo a portare la croce al Golgota.

Al sacerdote è stato inoltre imposto di non officiare funzioni religiose, per questo oggi la Santa Messa è stata officiata da Sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina (video sopra).

La funzione religiosa è stata talmente seguita che i parrocchiani della Chiesa Ortodossa Ucraina si sono radunati anche all’esterno della Pechersk Lavra di Kiev a causa della mancanza di spazio all’interno delle chiesa, malgrado il brutto tempo (video sotto). Nel frattempo, circa due dozzine di agenti di polizia sono in servizio all’ingresso del monastero.

Intanto i fedeli, anche ieri sera, hanno continuato a presidiare il luogo di culto, per evitare che le autorità ucraine possano usare la forza per cacciare i sacerdoti dal Monastero. E’ ormai evidente che in Ucraina si stia vivendo una persecuzione religiosa e che i fedeli non seguiranno i dettami del governo Zelensky.

La situazione rischia di peggiorare di ora in ora, mentre dalla Russia il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dimitry Medvedev lancia un duro monito contro le autorità ucraine per quanto sta accadendo al Monastero delle Grotte, definendoli “bastardi rabbiosi” e “vile feccia” che riceveranno il giudizio di Dio per le loro azioni.