Redazione F e AL’ex assessore Salvatore Monte, oggi consigliere comunale, con una nota stampa chiede e s i chiede, se dopo gli slogan della campagna elettorale, il più noto “mai più ad altri cinque anni così”, con la nuova amministrazione sia cambiato qualcosa.
L’inizio della giunta Valenti in effetti, almeno a giudicare dai pareri sul web, non è positivo, ma siamo all’inizio… concediamo tempo. Rifiuti e ZTL, i talloni di Achille, ma anche il resto, non “brilla”. Aspettiamo.
“Nel corso degli anni e soprattutto durante le campagne elettorali, – scrive Salvatore Monte – abbiamo udito innumerevoli slogan elettorali. Slogan spesso densi di positivismo, di carica emotiva e di speranza verso una città che vorremmo diversa e più bella.
La scorsa campagna elettorale ha prodotto di sicuro uno slogan chiaro e preciso: “mai più ad altri cinque anni così”. Non uno slogan come tanti così come spesso accade ma uno slogan di rottura totale con il passato. Uno slogan chiaro accompagnato da una frase precisa: “io sono per il cambiamento”. Frasi che tagliano con il passato tranciando ogni possibilità di confronto. Nulla potrà mai essere come il passato. Decisioni, modalità di amministrazione, percorsi programmatici… tutto diverso. Tutto volto al cambiamento…. in meglio si auspica. Ovviamente senza alcuna difesa di ufficio”.
Ma ahimè mi chiedo, – continua l’ex assessore – non dovendo più contare su ciò che accaduto in passato sulle scelte politiche compiute, quanto tempo ancora dobbiamo attendere per avere in città un vice sindaco? È davvero così complicato chiudere un cerchio? Cambiamento vuol significare anche taglio con il passato sotto il profilo delle logiche politiche? Perché se così fosse non si respira alcuna aria di cambiamento bensì una lunga attesa decisionale di una politica antica che ombreggia ai piedi del neo sindaco. Saprà davvero essere un cambiamento? O è stato tutto un incantesimo surreale spezzato via nel momento in cui la realtà delle difficoltà si è presentata davanti come un orologio svizzero?
Ed infine Monte conclude: “Amministrare non è facile. Lo sappiamo tutti. È di una difficoltà infinita e ti porta a vivere momenti difficili ma allora basterebbe dire: lo slogan era puramente da campagna elettorale. Si amministra tra mille difficoltà, anche politiche. Forse un po’ di sincerità non farebbe male. Altri capitoli riguardano le terme di Sciacca e Girgenti acque ma quella è un’altra storia. Criticare tutto e subito sarebbe solo la possibilità di servire su di un vassoio d’argento la affermazione: “Sono solo rosiconi perché non hanno vinto le elezioni”. Io mi soffermerò con attenzione su fatti e cose nei momenti opportuni perché amo la mia città. Anche da consigliere di opposizione”.
