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Morto il senatore Bruno Astorre: si sarebbe lanciato dal 4^ piano. La procura indaga per istigazione al suicidio

Il Senatore Bruno Astorre si sarebbe lanciato dal quarto piano della finestra del suo ufficio a Palazzo Cenci sede del Senato. Indaga la polizia di piazza Sant’Eustachio: l’ipotesi è di istigazione al suicidio


Aveva 59 anni, ne avrebbe compiuti 60 il prossimo 11 marzo, Il Senatore Bruno Astorre, una vita spesa per la politica, morto nel primo pomeriggio di oggi mentre si trovava in uno degli uffici del Senato a palazzo Cenci. Secondo fonti della polizia, l’uomo si sarebbe lanciato dal quarto piano della finestra interna che affaccia sul cortile. È questa l’ipotesi che sembra prevalere, mentre sono ancora in corso gli accertamenti della polizia scientifica, nei commenti che si registrano nella piazza dove, dopo la notizia della scomparsa del senatore dem, tantissimi parlamentari si sono riuniti per il cordoglio. Fonti parlamentari confermano l’ipotesi di un gesto volontario.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 con un’ambulanza e un’auto medica, oltre ai carabinieri ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Astorre era stato ricoverato presso l’ospedale S. Andrea a causa di alcuni problemi di salute ed era stato dimesso da pochi giorni. Intanto, la Procura di Roma ha avviato, come atto dovuto, un fascicolo di indagine. Il procedimento, come avviene in questi casi, è rubricato come istigazione al suicidio. Secondo quanto si apprende dopo il sopralluogo la Procura, esaminate le risultanze dell’atto istruttorio, valuterà se disporre l’autopsia. L’esame autoptico viene comunque preceduto da una prima verifica sul posto del medico legale.

Nato a Roma l’11 marzo 1963, Senatore Pd di lungo corso, Bruno Astorre era a palazzo Madama dal 2013. Dal 2018 segretario regionale del Pd nel Lazio, ultimo impegno le recenti elezioni regionali. Una lunga carriera politica iniziata nel Ppi, proseguita nella Margherita e quindi nel Pd. Nel 2021 si era sposato con Francesca Sbardella, sindaca Pd di Frascati. E alla cerimonia avevano preso parte tanti dirigenti dem laziali, da Nicola Zingaretti a Luigi Zanda e Dario Franceschini, della cui componente – Areadem – Astorre era una delle colonne portanti.