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Gli amputano il pene per un tumore che non c’è: medico a processo, il paziente chiede di essere risarcito

Ancora un caso di malasanità un giovane urologo comunica al paziente che ha un tumore e gli amputano il pene, ma la diagnosi è sbagliata

La vittima è un uomo 68 anni, a cui era stata diagnosticato un tumore e per rimuoverlo è stato sottoposto all’intervento chirurgico dell’amputazione del pene, ma gli esami istologici successivi all’operazione hanno rivelato che la patologia non c’era.Tecnicamente l’intervento chirurgico è riuscito, ma l’amputazione del pene per un errore, non è cosa a cui ci si abitua facilmente e così il paziente che giustamente si ritiene vittima di un gravissimo danno, chiede all’urologo di essere risarcito.

L’uomo presenta una denuncia, che è oggetto di indagine con apertura di un fascicolo che il 9 marzo arriva nell’aula del giudice Claudio Lara, del Tribunale di Arezzo, per l’udienza preliminare. Secondo l’accusa un medico trentenne il 13 novembre del 2018 eseguì presso l’ospedale San Donato di Arezzo un’operazione chirurgica demolitiva su un uomo, classe 1954, della Valtiberina, che era stato precedentemente visitato in ottobre. Secondo la diagnosi dell’urologo il paziente era affetto da una patologia tumorale al pene, diagnosi poi smentita, secondo i legali del paziente, dagli esami istologici “tardivi” sui tessuti prelevati.

A seguito della grave inutile amputazione del pene, l’uomo chiede di essere risarcito. Il medico è imputato per lesioni gravissime. All’inizio il pm Laura Taddei aveva concluso per l’archiviazione ma gli avvocati del paziente si sono opposti dal gip e dopo l’udienza tenuta a fine 2022 il giudice Giulia Soldini ha optato per l’imputazione coatta del medico, che ora dovrà difendersi in tribunale.

Purtroppo non è un caso isolato, Anna Leonori, una donna di 46 anni, ha subito l’amputazione di gambe e braccia, oltre all’asportazione dell’utero, delle ovaie, di 40 linfonodi e della vescica, che le è stata sostituita con una ortotopica,  perché le avevano diagnosticato un tumore che però non c’era.