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Mosca accusa Washington: “nulle le promesse sulle bombe a grappolo, avete perso il controllo dei vostri burattini”

“Il brutale attacco a un gruppo di giornalisti russi nella regione di Zaporzhzhia, dove ha perso la vita un reporter di Ria Novosti non è avvenuto per caso”

È l’accusa della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova a Kiev e a Washington. Zakharova inoltre chiede alle istituzioni internazionali a non chiudere gli occhi sull’ odioso crimine contro il giornalisti russo Rostislav Zhuravlev, ucciso da una bomba a grappolo.

“I colpevoli del brutale massacro del giornalista russo Rostislav Zhuravlev riceveranno la punizione che meritano e anche i fornitori di munizioni a grappolo a Kiev condivideranno la stessa responsabilità”. Ha continuato Maria Zacharova, aggiungendo che tutto indica che l’attacco a gruppo di giornalisti nella regione di Zaporozhzhia non è avvenuto per caso.

Ancora più dura l’ambasciata russa a Washington, che ha definito nulle le rassicurazioni degli Stati Uniti sul fatto che l’esercito ucraino avrebbe usato le bombe a grappolo in modo responsabile. Le parole, riportate dalla Tass, seguono la morte del corrispondente di Ria Novosti, Rostislav Zhuravlev.

“I funzionari americani hanno assicurato alla comunità mondiale che gli ucraini avrebbero usato queste munizioni ‘in modo selettivo e attento’. La nullità di queste parole è evidente a tutti”, ha scritto sabato l’ambasciata sul suo canale Telegram. “L’uso di armi a grappolo da parte del regime di Kiev contro la popolazione civile conferma che Washington sta perdendo il controllo sui suoi burattini”, si legge nel post, in cui si sostiene anche che “il prolungamento del conflitto e le nuove vittime tra i civili sono sulla coscienza degli Stati Uniti”.