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Mosca confischerà i beni dell’UE se Bruxelles “ruberà” i fondi congelati dalle sanzioni per la guerra ucraina

Lo ha detto chiaramente Vyacheslav Volodin, il presidente della Duma di Stato, spiegando che Mosca non esclude una “risposta simmetrica” in caso di furto da parte dell’UE dei fondi congelati alla Federazione Russa come sanzioni per la guerra in Ucraina

Mosca parla già di “risposta simmetrica”. La Russia, come prevedibile, confischerà definitivamente tutti i beni appartenenti agli Stati dell’Unione Europea che considera ostili se il blocco europeo “ruberà” i fondi russi congelati con le sanzioni e li userà per finanziare l’Ucraina. Lo ha scritto sul suo canale Telegram oggi Vyacheslav Volodin, il presidente della Duma di Stato russa.

Le parole di Volodin arrivano dopo quelle della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha dichiarato venerdì scorso che l’esecutivo dell’UE sta lavorando a una proposta per usare – o rubare che dir si voglia – i profitti derivanti dai beni statali russi congelati con le sanzioni europee per la guerra in Ucraina. Tali fondi dovranno poi essere usati per aiutare Kiev sia nell’immediato che nella sua ricostruzione post-bellica: “La commissione presenterà una proposta su come usare i profitti generati dagli asset russi congelati e che sono stanziali e che al momento sono di beneficio solo per alcune istituzioni finanziarie: l’idea è di passarli all’Ucraina per la ricostruzione attraverso il budget Ue”, ha dichiarato von der Leyen.

“Una tale decisione richiederà una risposta simmetrica da parte della Federazione Russa”, quindi risposto da Mosca il presidente della Duma di Stato russa. Secondo Volodin, in un caso simile Mosca confischerà beni dal valore “di molto superiore rispetto ai nostri fondi congelati in Europa” che appartengono a stati ostili dell’UE.

Nella sua dichiarazione, ripresa dalla Tass, Volodin ha anche osservato che l’Unione Europea ha speso più di 85 miliardi di euro per sostenere il regime di Kiev dal 2022, il che ha avuto un costo enorme per i cittadini europei: l’economia è in recessione, i prezzi sono in forte aumento e l’industria è in declino. Il presidente della Duma di Stato ha aggiunto che la situazione in Europa negli ultimi anni è notevolmente peggiorata, con l’indice dell’attività economica nel settore dei servizi e nel settore manifatturiero dell’area euro che è sceso al suo valore più basso, raggiunto in precedenza solo durante la pandemia di coronavirus.