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NATO: “Morti 200mila soldati russi”, Prof. Orsini: “Numeri inventati per propaganda, Ucraina sventrata”

“La Russia sta sventrando l’Ucraina”: il professor Alessandro Orsini lo ripete ancora affinché sia chiaro che la diplomazia e la pace sono l’unica speranza in Ucraina e non usa mezzi termine per sbeffeggiare i “numeri” NATO diffusi dai grandi giornali e tg

Il prof. Alessandro Orsini commenta la notizia data dalla NATO secondo cui in Ucraina sarebbero morti addirittura “200mila soldati russi” – senza ovviamente che ci sia una prova seria a documentare tale stima –, un numero che, oltretutto, sarebbe di netto superiore a tutti i soldati di cui dispone l’Italia, il che basterebbe a far riflettere già da sè.

Per creare consensi intorno alle politiche di guerra e manipolare l’opinione pubblica, occorre indurre gli italiani a credere che la Russia sia debolissima affinché la guerra in Ucraina appaia al cittadino comune come un problema minore con cui convivere senza troppe preoccupazioni per il futuro“, scrive Orsini sui social.

Avrete infatti notato che i miei detrattori mi ritraggono spesso come un “allarmista” poiché la mia narrazione, documentando la catastrofe con dovizia di particolari, contrasta gli interessi dei gruppi di potere che concepiscono gli ucraini come un mezzo per far avanzare gli interessi occidentali ai confini della Russia. Avrete notato, anche nell’ultima puntata di Carta Bianca, quanto dia fastidio ai guerrafondai che io dica che “la Russia sta sventrando l’Ucraina”. Il verbo “sventrare” indispone perché la Russia sta effettivamente sventrando l’Ucraina e questo non deve essere spiegato agli italiani. Quindi nessuno si stupisca se i principali quotidiani italiani, accanto alla notizia che Bakhmut sta per cadere, pubblichino anche il seguente titolo: “Morti o feriti 200 mila soldati russi secondo la Nato”. Ovviamente sono numeri assolutamente campati in aria. Il mesaggio che si vuole imprimere nella mente dei lettori è il seguente: “State tranquilli, Bakhmut sta per cadere però la Russia ha i giorni contati”. Ovviamente i dati sui caduti russi non hanno alcun riscontro oggettivo e non sono sorretti da alcuna seria metodologia di raccolta e verifica delle informazioni.”

Orsini spiega: “manca persino il senso del ridicolo: sono dati diffusi dalla Nato, la fonte più faziosa del mondo perché coinvolta in una guerra per la propria espansione nell’Europa dell’est. Ma va bene così. E’ l’ennesima prova che in Italia non esiste libertà d’informazione sulla politica internazionale”.

“L’informazione sulla politica internazionale in Italia è totalmente manipolata e distorta, e bisogna lottare tutti i giorni per “disinquinarla”. Oggi il movimento pacifista è socialmente maggioritario e politicamente minoritario, ma si sta riorganizzando. Molti politici italiani che oggi, come apprendisti stregoni, alimentano questa guerra dall’esterno saranno sepolti domani dalle stesse forze infernali che hanno evocato. Avanzi l’Italia, avanzi la pace”, termina Orsini.