⦿ Ultim'ora

New York Times: Sono 70mila i militari ucraini morti e 120mila i feriti durante la controffensiva

“Balzo sconcertante di militari ucraini morti durante la controffensiva”: le rivelazioni (anonime) dei funzionari americani

Ki scrive il New York Times, che definisce “sconcertante” quanto dichiarato anonimamente da funzionari statunitensi, secondo i quali tra le truppe ucraine ci sarebbero 70mila morti e tra i 100 e i 120mila feriti, un numero impressionante considerando che le forze armate di Kiev sono composte solo da mezzo milione di persone, che comprendono “truppe in servizio attivo, di riserva e paramilitari”.

Il governo di Kiev sui numeri ufficiali delle vittime del conflitto contro la Russia, ha messo il segreto di Stato, questo per evitare di fornire ai russi stime che possono essere utilizzate sul campo.

Il numero di morti e feriti ha avuto un’importante impennata con l’inizio della controffensiva, ad aprile, come scrive la Cnn, il Pentagono stimava i morti ucraini in 17.500 e la Bbc, pur non fornendo valutazioni quantitative, conferma che si moltiplicano le testimonianze di fonti occidentali su “un drammatico incremento dei morti ucraini“, sul fronte delle linee di difesa russe. Anche l’inviato dell’emittente britannica nel Donetsk, Quentin Sommerville, parla di “pile di cadaveri” ricomposti ormai giornalmente in un obitorio ucraino sul fronte est.

Il vertiginoso aumento delle vittime ucraine, si sono sregistrate nelle prime fasi della controffensiva a inizio estate e questo nonostante le forze armate di Kiev fossero dotate “di armi americane avanzate”, ma i Leopard e Bradley sono rimasti impantanati “nei fitti campi minati russi sotto il fuoco costante di artiglieria ed elicotteri da combattimento“ e distrutti.
Capito la trappola, da qualche settimane, kiev ha cambiato strategia, ritornando alla tattica di logoramento delle forze russe con artiglieria e missili a lungo raggio, che non ha portota ad avanzamanti se non di un paio di villaggi al sud e la perdita di altri al nord, ma pare diminuendo le perdite

Il New York Times ricorda inoltre che “l’ultima stima pubblica delle vittime dell’amministrazione Biden risale a novembre, quando il generale Mark A. Milley (unico critico nei confronti della controffensiva e convinto che sia “difficile espellere militarmente le forze russe da ogni centimetro dell’Ucraina occupata”), presidente dei capi di stato maggiore congiunti, ha affermato che più di 100mila soldati su ciascuna parte erano stati uccisi o feriti dall’inizio della guerra nel febbraio 2022.

All’epoca, i funzionari dissero in privato che il numero era più vicino a 120.000 morti e feriti. Confrontando le perdite avvenute in altri conflitti, “in appena un anno e mezzo, le morti militari in Ucraina hanno già superato il numero di soldati americani morti durante i quasi due decenni in cui le unità statunitensi erano in Vietnam (circa 58mila) e hanno quasi eguagliato il numero di forze di sicurezza afghane uccise durante l’intera guerra in Ucraina. Afghanistan, dal 2001 al 2021 (circa 69mila)”.

Sempre come riporta il il quotidiano americano, le vittime tra i militari russi, “si avvicinano alle 300mila. Il numero comprende fino a 120mila morti e da 170mila a 180mila feriti”, ma appare palesemente sovradimensionato. Ma la differenza lo fa il fatto che mentre l’Ucraina dispone di circa 500mila militari, “la Russia ne ha quasi il triplo, con 1.330.000 soldati in servizio attivo, di riserva e paramilitari, la maggior parte dei quali appartenenti al Gruppo Wagner“.