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Notte di raid israeliani: in 24 ore 400 morti nella Striscia, 17 in campo profughia Jabalya. Israele: “Nessun cessate il fuoco”

Le forze israeliane, nonostante gli appelli alla moderazione che arrivano da tutte le parti, continuano a bombardare la Striscia di Gaza e solo nell’ultimo giorno i morti sarebbero almeno 400

Lo riporta Al Jazeera citando media palestinesi, di fatto sarebbe il “bombardamento più pesante” dall’inizio della guerra. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, sono stati registrati almeno 25 attacchi aerei israeliani contro aree residenziali del territorio palestinese, che ospita più di 2 milioni di persone. Wafa ha aggiunto che molti degli attacchi hanno colpito case civili senza alcun preavviso.

Ed in uno di quasti attacchi questa mattina almeno 17 persone sono rimaste uccise in un bombardamento israeliano nell’affollato rione di Jabalya, a nord di Gaza. Lo riferisce il ministero degli Interni di Gaza, secondo cui si tratta di membri del clan familiare el-Batash, parenti di uno dei leader politici della Jihad islamica. A quanto pare, secondo testimoni sul posto, sotto le macerie ci sono altre vittime. Fonti locali aggiungono che gli abitanti di Jabalya hanno finora ignorato i ripetuti appelli giunti dalle forze armate di Israele di spostarsi nel sud della Striscia, oltre il Wadi Gaza.

Hamas afferma che nella notte gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 60 palestinesi, mentre funzionari palestinesi affermano che più di 400 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore. Secondo le autorità di Gaza, dal 7 ottobre sono state uccise più di 4.650 persone nell’enclave assediata.

Ma Israele non intende fermarsi: “Nessun cessate il fuoco neanche per gli ostaggi”. Lo ha afermato un alto funzionario israeliano, come riferito alla Cnn: “Non ci sarà nessun cessate il fuoco” a Gaza. Stati Uniti e Qatar lal contrario stanno lavorando per liberare gli oltre 200 ostaggi in mano ad Hamas che si trovano sparsi nell’enclave assediata. Il funzionario ha detto al network statunitense che “non sono a conoscenza” delle richieste degli Stati Uniti per un ritardo nella prevista operazione di terra di Israele a Gaza, e ha detto che sia Israele che gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati “il più rapidamente possibile”. “Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas”, ha detto il funzionario.