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Nubifragio 25 novembre. Stato d’Emergenza e Commissario: Danni per 20milioni di euro


Solidarietà alla famiglia del saccense disperso Vincenzo Bono e l’intenzione di dare un aiuto serio agli imprenditori ed a tutti i privati che hanno subito gravissimi danni  a seguito della tremenda ondata di maltempo abbattutasi su Sciacca lo scorso 25 novembre. Questo il succo della seduta consiliare di ieri sera.

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Una seduta consiliare in cui per la prima volta dopo molto tempo – ma del resto era doveroso politicamente e moralmente – si è vista una seria e positiva collaborazione tra giunta di governo ed opposizione in consiglio. Il sindaco Fabrizio Di Paola ha preliminarmente illustrato dettagliatamente quanto accaduto a Sciacca da quel terribile venerdì 25 novembre, in cui addirittura una vita è stata spezzata. Importante segnalare che nella sua relazione su quanto accaduto a livello istituzionale, in Consiglio comunale, il sindaco ha riferito che nessun avviso di allerta con codice rosso è mai arrivato al Comune e che nelle 48 ore precedenti solo uno verde e uno giallo.

Già dalle prime battute in consiglio era evidente la volontà da parte di tutti i riuniti di richiedere lo Stato di Emergenza, ovvero quella procedura deliberata dal Consiglio dei Ministri grazie alla quale è possibile bypassare le lungaggini burocratiche della pubblica amministrazione.

Con la proposta accolta dal consiglio comunale, la palla adesso passerà alla Regione che a sua volta, provvederà a comunicare al Governo nazionale. Il Consiglio dei Ministri autorizzerà poi la nomina di un Commissario straordinario da parte dal ministro dell’Interno – che è autorizzato a delegare anche lo stesso sindaco Di Paola – che potrà agire e disporre senza dover sottostare ai tempi della burocrazia. Ricordiamo che la durata dello stato di emergenza non può superare i 180 giorni e può essere prorogata di altri 180 giorni, con ulteriore deliberazione del Consiglio dei Ministri.

Ad ogni modo, per adesso, lo stato di calamità naturale è stato già proclamato e la Regione ha già stanziato le somme per comuni colpiti dall’ondata di maltempo.

Ingenti i danni a Sciacca. Gli uffici dell’assessorato ai  Lavori Pubblici, diretto dall’ingegnere Giovanni Bono, sono al lavoro per la verifica dei danni che fino ad oggi ammontano a qualcosa come 20 milioni di euro, di cui 6 sono di privati e di cui già sono arrivate ben oltre 100 segnalazioni di danni.

A livello infrastrutturale, i maggiori danni si sono visti poi sulle strade extraurbane e rurali; risultano quasi impraticabili le contrade Portolana, Aquilea, Isabella, via Moro, via Ghezzi, contrada Bonfiglio-Locogrande-Quarti San Domenico, Cannaceci- via Sant’Agata dei Goti, piano Fusilli. Dilanniata la contrada San Giorgio. Gravi danni anche alle vie urbane: Via Melfi, via del Pellegrinaggio lato monte, parte della via Amendola e piazza Porta Palermo.

Infine, spazio è stato dato anche al dibattito sulle cause di tanta devastazione. Inevitabile allora comprendere che i maggiori danni si sono verificati proprio a ridosso dei due torrenti, Bagni e Cansalamone, che grazie alle intemperie e del clima tropicale a cui Sciacca non è mai stata abituata, rischiano ormai di trasformarsi ad ogni episodio di maltempo, in veri e propri fiumi in piena capaci di spazzare via qualsiasi cosa sul loro cammino.