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Nuovo raid russo su Kiev e Odessa: droni sul porto di Izmail, distrutte infrastrutture agricole e silos

Nella notte in tutta l’Ucraina è scattato allarme antiaereo, sotto attacco  con missili cruise e balistici la capitale Kiev e la regione di Odessa, con il porto di Izmail bersagliato da droni che hanno distrutto infrastrutture agricole, inclusi silos, edifici amministrativi e imprese agricole


Lo ha comunicato l’amministrazione militare di Kiev con un post su Telegram. La stessa fonte specifica che le difese aeree ucraine hanno distrutto tutti gli obiettivi nemici che si muovevano verso la capitale ucraina e che finora non sono state registrate vittime o danni rilevanti, senza però specificare i danni subiti.

Sotto attacco anche la regione meridionale di Odessa. Secondo quanto riportano i media locali, il governatore Oleh Kiper, ha detto che c’è un morto e diverse strutture distrutte. In un post su Telegram, Kiper spiega che “i russi hanno attaccato per quasi tre ore il distretto di Izmail con droni d’attacco e purtroppo una persona è rimasta uccisa: un dipendente di un’azienda agricola gravemente ferito è morto in ospedale”.

Secondo la stessa fonte, in diversi insediamenti della zona sono stati registrati distruzioni e incendi: l’attacco ha danneggiato il porto e le infrastrutture agricole, inclusi silos, edifici amministrativi e imprese agricole. Sempre nel distretto di Izmail, ci sarebbero state esplosioni nel porto di Reni, nella città di Kilia, molto vicine al confine con la Romania.

Due giorni fa Kiev aveva affermato che droni russi sarebbero caduti ed esplosi in territorio rumeno nel corso di un massiccio attacco lanciato da Mosca la notte prima nella zona del porto fluviale di Izmail. Bucarest ha però “smentito categoricamente”, annunciando di “monitorare” la situazione,

Il presidente rumeno Klaus Iohannis, Paese Ue membro della Nato, il giorno dopo la caduta di droni esplosivi russi sul Danubio, ha detto: “Oggi abbiamo avuto di nuovo degli attacchi, mi ha riferito il ministro della Difesa, e sono stati registrati a 800 metri dal nostro confine. Quindi molto, molto vicini”, ha precisato Iohannis, in una conferenza stampa insieme al primo ministro lussemburghese Xavier Bettel.

Iohannis ha poi nuovamente smentito la notizia di ieri secondo cui droni russi sarebbero caduti ed esplosi in territorio romeno, come sostenuto da fonti ucraine. : “Non vi è stato né un drone né alcun pezzo di questo dispositivo che sia giunto sul territorio della Romania” – ha dichiarato -. “Se cadesse qualcosa sul territorio Nato si saprebbe esattamente chi, cosa e quando dovrà agire”, ha aggiunto.