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Orban conferma il No a Kiev in Ue: “Non soddisfa le condizioni, non è una questione teorica, ma un processo basato sul merito”

“L’allargamento non è una questione teorica, è un processo basato sul merito, giuridicamente dettagliato, che ha delle pre condizioni, ce ne sono sette per l’Ucraina e anche nella valutazione della Commissione europea tre su sette non sono state raggiunte, per cui non c’è motivo per negoziarla”

Lo ha detto il primo ministro ungherese, Viktor Orban, arrivando al vertice dei leader europei.
“Dovremo tornare in seguito su questa questione” quando le precondizioni saranno soddisfatte dagli ucraini, ha spiegato Orban, secondo cui sono anche di più le pre-condizioni che Kiev non rispetta.

Il premier ha poi negato di essere contrario all’adesione dell’Ucraina all’Ue, affermando che si tratta di una questione di “procedura” ed ha smentito l’esistenza di un collegamento tra l’Ucraina e lo sblocco dei fondi europei destinati a Budapest e congelati in seguito alle violazioni dello stato di diritto. “L’Ungheria non collega nessuna questione ungherese a nessuna questione ucraina”, ha detto Orban, salutando con un “meglio tardi che mai” la decisione di ieri dell’esecutivo comunitario di sbloccare 10,2 miliardi di euro di fondi di coesione per l’Ungheria.

Questa mattina prima del vertice Ue, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco OIaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron , hanno fatto un estremo tentativo.  I quattro leader hanno incontrato Viktor Orban per convincerlo a cambiare idea sul suo veto all’adesione dell’Ucraina., ma in compenso la mossa si è rivelata inutile, ma ha causato lo slittamento dell’inizio dei lavori del summit.