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Orban non applica le sanzioni dell’Ue e firma nuovi contratti sull’energia con Mosca

“La sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ungheria richiede un trasporto ininterrotto di gas, petrolio e combustibile nucleare. Per soddisfare queste tre condizioni, la cooperazione energetica ungherese-russa deve essere ininterrotta”

A comunicarlo oggi è il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, via social, dopo essersi recato a Mosca per incontrare il vicepremier russo Alexander Novak, responsabile per gli affari energetici, e l’ad di Rosatom, Alexey Likhachev, per discutere della cooperazione energetica tra Ungheria e Russia. Sia Novak che Likhachev sono entrambi soggetti a sanzioni da parte dell’Ucraina e di alcuni suoi alleati, ma non dell’Ue.

Alcuni Stati membri dell’Ue da mesi continuano a fare pressione su Bruxelles affinché metta sotto sanzioni il colosso energetico russo Gazprom, come chiesto a più riprese da Kiev. Ma l’Ungheria di Orban – come annunciato il ministro degli Esteri – ha pianificato una ristrutturazione della sua centrale nucleare di Paks con Rosatom, rimasta finora esente dalle sanzioni Ue, siglando un accordo con Mosca sulla modifica del contratto per l’espansione della centrale nucleare di Paks nel paese magiaro.

Le parti hanno concordato di rivedere i contratti di costruzione e finanziamento. Una volta che le modifiche al contratto saranno in essere, ha spiegato il ministro, verranno sottoposte alla Commissione europea per l’approvazione. “Speriamo che la Commissione non voglia mettere a repentaglio la sicurezza a lungo termine delle forniture energetiche dell’Ungheria”, ha affermato Szijjártó, sottolineando l’importanza dell’espansione di Paks per mantenere prezzi accessibili dell’elettricità e garantire un approvvigionamento energetico sostenibile in Ungheria.

Il ministro, inoltre, ha spiegato che la società energetica statale russa Gazprom ha accettato di consentire all’Ungheria, se necessario, di importare quantità di gas naturale superiori a quanto concordato in un contratto a lungo termine siglato lo scorso anno. Budapest potrà acquistare il gas ad un prezzo limitato a 150 euro al metro cubo, pagandolo in differita se i prezzi di mercato salgono al di sopra di questo livello.