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Patriarca Kirill chiede tregua per Natale Ortodosso: Kiev ha rifiutato subito

Per Kiev è guerra aperta anche col Patriarcato di Mosca e le comuni usanze ortodosse del mondo slavo e russo

Il Patriarca della Chiesa Ortodossa di Mosca e di tutte le Russie Kirill – figura storicamente di spicco e prominente nelle chiese ortodosse – ha pubblicamente chiesto che per il Natale ortodosso venga osservata una tregua nella guerra in Ucraina.

In un comunicato, pubblicato dall’agenzia di stampa russa Tass, il Patriarca Kirill ha invitato “tutte le parti coinvolte nel conflitto interno – parole non a caso, quelle del Patriarca – a stabilire una tregua natalizia dalle 12:00 ora di Mosca del 6 gennaio alle 12:00 del 7 gennaio, in modo che gli ortodossi possano partecipare alle funzioni religiose della vigilia e del giorno di Natale”.

Kiev però ha subito negato la sua disponibilità al cessate il fuoco. Posizione che non sorprende, considerato che già negli scorsi mesi il governo di Zelensky ha dato luogo a una vera e propria repressione delle chiese ortodosse in Ucraina che seguivano il patriarcato russo, tramite i servizi segreti ucraini, tramutando così la guerra anche in una guerra religiosa.

Fa però anche riflettere il fatto che gran parte del popolo ucraino resta di fede ortodossa – secondo l’indagine del 2019 del Centro Razumkov, gli ortodossi rappresentano il 64,9% della popolazione – poco importa se segua il patriarcato russo, quello ucraino o altro e dunque la data del natale ortodosso resta la medesima. Se a questo si aggiunge il fatto che Zelensky lo scorso 25 dicembre ha fatto gli auguri ed il discorso di Natale lamentandosi anche dei bombardamenti russi il giorno di Natale – ed i cattolici in Ucraina sono solo l’11,1% – pare abbastanza evidente che quella di Kiev sia effettivamente una guerra a tutto tondo anche agli usi e costumi dell’est cristiano-ortodosso. Pare inoltre che quest’anno proprio il governo ucraino abbia incoraggiato i fedeli ortodossi a festeggiare il 25 dicembre, per distaccarsi da tutto ciò che ci può essere in comune con la Russia.

“La dichiarazione della Chiesa ortodossa russa sulla” tregua di Natale “è una trappola cinica e un elemento di propaganda”. Queste le parole di Mikhailo Podolyak, consigliere dell’Ufficio del presidente ucraino Zelensky, su Twitter, dopo la proposta del capo della Chiesa ortodossa russa.

Secondo Podolyak, la Chiesa ortodossa russa: “non è un’autorità per l’ortodossia globale e agisce solo come propagandista di guerra”.