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Processo ARGANTE: Bondì condannato per estorsione


I Carabinieri della Stazione di Sciacca, negli scorsi giorni, hanno eseguito un Ordine per la Carcerazione nei confronti di Benedetto Bondì, di anni 28 di Sciacca, emesso dalla Procura della Repubblica di Sciacca, perché riconosciuto colpevole del delitto di estorsione in concorso, aggravato dalla recidiva.

La condanna è giunta al termine del processo, durato cinque anni, che ha definitivamente confermato la responsabilità penale del suddetto, pronunciata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sciacca in primo grado il 06 agosto 2013.

Bondì, infatti, era stato arrestato dai militari della Stazione nell’aprile del 2012, perché colto in flagranza di reato, e sorpreso all’uscita dal negozio di abbigliamento del centro storico saccense, dove aveva appena ritirato la somma di denaro estorta.

L’indagine che ne scaturì, denominata “ARGANTE”, nome che evoca il protagonista dell’opera teatrale “Il Malato Immaginario” di Molière,  portava alla luce una squallida e penosa vicenda dietro la quale vi erano svariati soggetti, i quali, approfittando dei bisogni e delle passioni della vittima, in particolare simulando il grave stato di  infermità di tale professor Politi”, identità inesistente, creata all’uopo dagli imputati ed interpretata telefonicamente da uno di essi che recitava un impellente pericolo di morte, chiedevano ed ottenevano dalla stessa vittima diverse somme di denaro di vario importo. Nel contesto di tale indagine venne appurata la responsabilità del Bondì che, con il concorso dei suoi accoliti, estorceva altre somme di denaro alla povera commerciante, vittima. Tutti i coimputati nel processo furono condannati.

Dopo l’arresto, il Bondì è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Sciacca, dove dovrà espiare la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione.