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Raccolta differenziata: a Grotte fa abbassare la Tari del 15%, a Sciacca funziona male e Tari a +14%


“Se il costo totale del servizio diminuisce, lo fa anche l’importo delle bollette di ogni singola utenza”, questo il pensiero del Sindaco Paolino Fantauzzodi Grotte, che oggi ha annunciato una riduzione della Tari del 15% per i suoi cittadini

Lo hanno annunciato stamane: la Tari – la tassa sui rifiuti – del comune di Grotte(Ag), diminuirà di un 15% circa. Il perché è presto detto: grazie alla raccolta differenziata – che nel piccolo comune arriva a toccare il 67% – il costo complessivo del servizio di smaltimento rifiuti si è abbassato di ben 191 mila euro. E come hanno dichiarato sindaco e giunta: “Se cala il costo del servizio, calano anche gli importi delle bollette”. E’ logica di buona amministrazione.

Oggi Grotte, grazie alla differenziata con raccolta porta a porta ricicla il 67% dei suoi rifiuti e questo ne fa uno dei Comuni più virtuosi in provincia di Agrigento, ma non è assolutamente una mosca bianca. Anzi, Grotte non è neppure il comune più virtuoso.

In provincia di Agrigento sono tanti i comuni che riescono ad avere altissime percentuali di raccolta differenziata: ne sa qualcosa “il Borgo più bello d’Italia” nel 2016, Sambuca di Sicilia, seconda città in classifica a livello regionale che arriva a fare la differenziata sul 77,52% dei suoi rifiuti; ma a continuare, sempre in provincia, ci sono tanti comuni che superano il 60% di raccolta come: Sant’Angelo Muxaro con il 74,61%, Ioppolo Giancaxio 73,60%, Raffadali 71,13%, Castrofilippo 70,00%, Ribera 78,56%, Grotte 67,08%, Santa Margherita Belice 63,33%, Montevago 74,67%, Comitini 62,68%, Realmonte 61,48%, Lucca Sicula 61,45%, Santo Stefano Quisquina 60,09% e Porto Empedocle al 59,44%.

Per chi volesse visionare la classifica dei comuni siciliani del 2017 in base alla percentuale di raccolta differenziata, ecco il PDF della Regione Sicilia. (CLICCA)

E a Sciacca? Beh, in quel di Sciacca i problemi legati al costo della Tari e dello smaltimento dei rifiuti sono tanti, specie ricordando le note situazioni che in questi anni hanno interessato la Sogeir; ma il problema resta, la Tari è aumentata. Per chi volesse, questo è l’articolo che spiega più nel dettagli la vicenda – clicca.

Sciacca non può vantare percentuali di raccolta differenziata alte quanto quelle dei comuni prima citati, ed il danno è evidente. Sciacca, a livello regionale si classifica 144esima con il 30,27% di rifiuti differenziati.

Non è storia nuova, lo stesso assessore Mandracchia lo ha affermato più volte: se i cittadini saccensi facessero più raccolta differenziata i costi scenderebbero, anche per la Tari.

Ma il compito di avviare un simile cambiamento, soprattutto culturale, spetta a chi amministra. Vero che i comuni prima citati sono tutti “piccoli” – anche se Porto Empedocle con 17mila abitanti, piccolo non è-, ma i dati sono freddi, anzi glaciali: Grotte fa il 67% di differenziata, abbassa i costi di smaltimento di 191 mila euro e la Tari si abbassa del 15%; Sciacca fa il 30,27% differenziata, i costi di smaltimento sono alle stelle, la Tari aumenta del 14% e dobbiamo anche dire “grazie”, perché da iniziali calcoli l’aumento sarebbe dovuto essere di uno spaventoso 30% che è stato poi contenuto dall’attuale amministrazione.

Ragionando su questi dati, qualche domanda, dovremmo pur farcela.