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Ragusa. Cassì oggi proclamato sindaco: “Non ho partiti alle spalle, ma inciderò su questa città come ho fatto nei primi 5 anni”

Oggi 1° giugno 2023, alle ore 11 a Palazzo di Città, si è tenuta la proclamazione di Peppe Cassì,  riconfermato sindaco di Ragusa

La cerimonia di proclamazione si è tenuta nell’Aula Consiliare, alla presenza del segretario generale Dott. Valentino Pepe. La lettura del verbale di proclamazione Ha suggelleto l’insediamento per il secondo mandato di sindaco a Peppe Cassì che assumerà, ufficialmente, tutte le funzioni che tale carica gli attribuisce.

Il Primo cittadino dopo la cerimonia si è intrattenuto con la stampa ed ha risposta alle domande dei giornalisti. Infine per spiegare meglio il suo progetto politico per la città a diramato un comunicato stampa, che riportiamo interamente di seguito.

“Oggi sono stato ufficialmente proclamato sindaco di Ragusa, di nuovo.
Nei minuti precedenti ho voluto incontrare la stampa per fare, a mente fredda, un’analisi del voto.

Abbiamo assistito a un risultato che non ci aspettavamo.
Pensavo di avere la possibilità di un successo al primo turno, ma che oltre 21.000 ragusani mettessero una croce sul mio nome andava oltre le più rose aspettative, soprattutto considerando che i candidati erano 4 e che era rappresentato tutto l’arco dei partiti.

La prima sensazione che provo è quella di enorme gratitudine: verso i cittadini, verso chi ha lavorato in questi 5 anni e verso chi ha sostenuto il nostro nuovo progetto.

Credo che questo successo nasca da più fattori.

Innanzitutto Ragusa ha compreso il lavoro svolto.
Abbiamo sempre spiegato gli interventi e le relative motivazioni con una comunicazione puntuale e verificabile: uscendo di casa la gente aveva modo di vedere coi propri occhi i cantieri e gli interventi che via via presentavamo. Non abbiamo mai detto cose che non si sarebbero poi concretamente realizzate. Penso che quando capisci che il politico che hai di fronte dice solo la verità, questo diventa più credibile e quindi affidabile.

Sono inoltre stato un sindaco molto presente, accogliendo il più possibile gli inviti e le richieste di incontro ricevute in questi 5 anni perché penso che anche questo sia fare il sindaco.

La campagna elettorale credo mi abbia infine avvantaggiato: i miei avversari hanno più parlato dei motivi per cui non votare me che delle ragioni per cui scegliere loro.

Credo ci sia stata anche una forma di rancore che ha portato alcuni ad attaccare a testa bassa. Abbiamo reagito senza mai contrattaccare ma difendendoci, schivando i colpi al punto da far sbilanciare gli avversari fino a farli cadere. La gentilezza non è debolezza.
Spero che su questo ognuno faccia la propria analisi e da lì trovi il modo di migliorare; perché se liste civiche da poco nate hanno superato partiti e movimenti radicati una ragione ci sarà.

Ci tengo allora a ribadire come io creda nel ruolo dei partiti come organo intermedio di rappresentanza, luogo dove si cresce politicamente e si condivide una visione. Ciò a cui non credo è la funzione dei partiti come agenzia di collocamento elettorale, che ritrovano l’interesse per la cosa pubblica a pochi mesi dal voto.

Oggi noi ci troviamo alla guida di una forza politica che dovrà avere la capacità di strutturarsi affinché possa svolgere proprio questo ruolo di confronto politico con il territorio, di partecipazione pubblica, di crescita dei giovani e del loro interesse per la cosa pubblica.

Questi numeri mi dicono infine che le aspettative sono altissime e che dovremo lavorare ancora meglio. Non vediamo l’ora e a breve presenteremo la giunta affinché la macchina comunale possa essere rimessa in moto senza perdere tempo. Tre parole vorrei che caratterizzassero questo mandato: giustizia, intesa come giustizia sociale; bellezza, come elemento di forza e di sviluppo; speranza, perché abbiamo attraversato tempi duri e meritiamo ottimismo.

Di certo, quando qualcosa non andrà bene, non potrò dire che la colpa era di chi c’era prima.
Ma d’altronde non l’ho mai fatto nemmeno nei 5 anni precedenti”.

Foto e video del nostro inviato Salvo Bracchitta.