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Raisi arriva a Mosca per bilaterale con Putin, sul tavolo: Gaza e relazioni economiche russo-iraniane

I due Paesi vogliono continuare a costruire il corridoio “Nord-Sud” che migliori gli scambi commerciali e la collaborazione tra Mosca e Teheran

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è arrivato a Mosca per un bilaterale con l’omologo russo Vladimir Putin, i temi sul tavolo sono presto detto: sviluppo e miglioramento dei legami bilaterali – nei campi di energia, industria e agricoltura in particolare – e intesa sulle questioni regionali e internazionali, in particolare la Palestina e gli sviluppi della Gaza assediata dall’esercito dello stato ebraico.

Raisi è stato accolto all’aeroporto internazionale di Vnukovo dal vice primo ministro russo Alexander Novak. Putin e Raisi si incontreranno nel Palazzo del Cremlino tra poche ore.

Chiare le aspettative di Teheran dall’incontro: Raisi prima di partire per la Russia, ha tenuto una conferenza con i giornalisti all’aeroporto di Mehrabad – nella parte occidentale di Teheran – dicendo che “una questione importante che preoccupa l’intera regione sono i crimini contro la Striscia di Gaza e il popolo oppresso della Palestina. Pertanto, uno dei temi importanti dei negoziati tra Iran e Russia è la Palestina e gli sforzi immediati per fermare il bombardamento della Striscia di Gaza”, riporta l’IRNA. Le discussioni riguarderanno inoltre l’invio – già attuato da entrambi i Paesi – di aiuti umanitari in Palestina ed il sostegno politico verso il popolo palestinese.

Superato il tema di Gaza, la discussione si sposterà sui “modi per espandere le relazioni bilaterali in vari settori”, secondo Raisi infatti: “Negli ultimi anni, Teheran e Mosca hanno compiuto buoni passi verso il rafforzamento dei legami bilaterali”, sottolineando come “l’Iran e la Russia perseguono la pace e la stabilità regionali in quanto godono di un atteggiamento comune nei confronti delle questioni regionali ed extraregionali”.

Per quanto riguarda la cooperazione bilaterale, il Presidente Raisi ha definito i temi dell’energia, dell’industria e dell’agricoltura come i settori chiave delle relazioni. La Tass riporta inoltre che al centro delle discussioni vi sarà anche la costruzione del corridoio “Nord-Sud”, ossia la prosecuzione dell’accordo intergovernativo per la creazione di un corridoio di trasporto internazionale multimodale nord-sud firmato da Russia, India e Iran nel 2000. Successivamente, l’elenco delle parti dell’accordo è stato esteso a 14. L’obiettivo del progetto è quello di dirigere i flussi di traffico merci diretto in Europa, originari dell’India, dell’Iran e degli Stati del Golfo Persico attraverso il territorio russo verso i mercati in Europa. Rispetto alla rotta marittima attraverso il Canale di Suez, il corridoio Nord-Sud riduce la distanza complessiva di oltre la metà, riducendo così i tempi e i costi di trasporto. Attualmente, il progetto combina diversi sistemi di trasporto di vari paesi partecipanti. A maggio 2023 era stato firmato un accordo tra Putin e Raisi per la costruzione di una ferrovia del Corridoio, per un costo di 1,6 miliardi di dollari.

L’ultima volta che Putin e Raisi si sono incontrati è stato nel settembre 2022 a Samarcanda, in Uzbekistan, a margine del vertice SCO. Lì, i leader hanno tenuto negoziati bilaterali durante i quali i due leader hanno dichiarato che le posizioni di Mosca e Teheran su molte questioni internazionali sono vicine o coincidono, e la cooperazione tra i due paesi continua a svilupparsi.