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Reuters: “Trump riconquista gli elettori negli Stati indecisi che stanno tornando all’ovile”

Donald Trump inizia il 2024 da favorito nella corsa alla presidenza nonostante stia affrontando decine di accuse penali, una dinamica che lo vede in vantaggio su gli altri candidati e ha confuso i suoi avversari politici

L’ex presidente Usa  si trova a difendersi da diverse tra cui quella di volere ribaltare le elezioni del 2020 culminate nell’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei suoi sostenitori.

Reuters, per cercare di comprendere il segreto di questo carisma, ha parlato con cinque sostenitori di Trump, in cinque differenti Stati teatro di battaglie per le elezioni generali: Nevada, Georgia, Arizona, Pennsylvania e Michigan.

Trump attualmente è dato in vantaggio su Joe Biden da diversi sondaggi nella corsa alla Presidenza che si svolgeranno il prossimo novembre. Sebbene tutti e cinque i repubblicani abbiano votato per Trump nel 2016 e nel 2020, tre hanno iniziato il 2023 aprendo ad altri candidati repubblicani, inclusi due che hanno affermato di aver inizialmente pianificato di votare per il governatore della Florida Ron DeSantis.

Mentre le votazioni per la candidatura repubblicana prendono il via nei caucus dell’Iowa il 15 gennaio, quattro ora vedono Trump come la migliore speranza del loro partito di sconfiggere Biden a novembre. Citano la politica estera isolazionista di Trump, le accuse penali e la linea dura sull’immigrazione come ragioni principali del loro ritorno.

Nessuno è un vero e proprio “negazionista delle elezioni” che sostiene le affermazioni di Trump sui presunti brogli, ma è convinto che il tycoon  e non Biden, avrebbe vinto le elezioni del 2020 ed aggiungono che il sistema elettorale americano necessita di una maggiore supervisione.

Tutti hanno affermato di vedere Trump come un leader forte e nessuno lo considera razzista, nonostante i commenti passati con i quali ha definito Haiti e alcune nazioni africane come paesi “di merda” o come quelli recenti quando ha detto che i migranti stavano “avvelenando il sangue” dell’America.  Per molti elettori sono stati i media ad amplificare i toni.