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Russia. Attentato terroristico a San Pietroburgo: ucciso giornalista Vladlen Tatarsky con una bomba

Il corrispondente militare Vladlen Tatarsky è morto in un’esplosione in un caffè di San Pietroburgo, ancora dalle autorità russe non sono arrivati commenti, ma pare ovvia la matrice ucraina dell’attacco terroristico

Il corrispondente militare russo Vladlen Tatarsky – il cui vero nome era Maxim Fomin – è morto questo pomeriggio a seguito di un attacco terroristico con una bomba in un caffè sull’argine dell’Universitetskaya a San Pietroburgo, in Russia. Si registrano 16 feriti di cui almeno uno in condizioni giudicate gravissime.

Il corrispondente militare russo Vladlen Tatarsky ed una foto dell’evento di oggi al locale si San Pietroburgo, prima che esplodesse la bomba

Da quanto si apprende da fonti locali, Tatarsky stava tenendo un evento in locale sull’argine dell’Universitetskaya – nel centro di San Pietroburgo, vicino l’università – luogo spesso diventato piattaforma per eventi patriottici e politici. C’era il tutto esaurito nella hall, mentre – riportano i media russi – le misure di sicurezza non sono state osservate in alcun modo: i visitatori non sono stati esaminati o perquisiti e non c’erano uomini della sicurezza privata all’interno del bar.

L’ordigno, che pare sarebbe stato introdotto nel locale all’interno di una statuetta portata in regalo al giornalista da una ragazza all’evento, sarebbe esploso proprio accanto al palco, l’onda d’urto ha spazzato via tutte le vetrine del locale che si affacciava sulla strada e ha distrutto la sala. Secondo le forze dell’ordine, l’ordigno ha avuto una potenza pari a 200 grammi di tritolo.

Tatarsky sarebbe morto sul colpo, la gente ha cominciato a correre in strada in preda al panico. Al momento, si segnalano circa sedici feriti che hanno riportato ferite di varia gravità. Il conduttore della serata è stato portato via in gravi condizioni da un’ambulanza.

Le autorità russe non hanno ancora rilasciato dichiarazioni sulla matrice dell’attacco, ma ricordando anche l’attentato in cui morì la giornalista russa Daria Dugina, pare evidente che l’attacco provenga dall’Ucraina.