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Salute & Benessere. Sordità: eseguito il primo intervento di “orecchio artificiale” al posto degli apparecchi acustici

E’ stato eseguito il primo intervento di impianto cocleare in Asst Rhodense nel reparto di Otorinolaringoiatria che si conferma all’avanguardia nel trattamento della sordità

L’impianto è stato posizionato nei giorni scorsi a una paziente di 65 anni, che già da lungo tempo utilizzava protesi acustiche e che, in seguito al peggioramento uditivo, non più affrontabile tramite le protesi acustiche esterne, è stata sottoposta a valutazioni audiologiche ed esami radiologici che hanno permesso di valutare l’idoneità al posizionamento dell’impianto cocleare. Dopo l’intervento, ora è fondamentale il trattamento riabilitativo che ha una durata variabile dai 3 ai 12 mesi. L’impianto cocleare è un vero e proprio orecchio artificiale formato da due parti, una interna ed una esterna.

La parte esterna è costituita dai microfoni e dal processore che riceve, trasforma e trasmette le informazioni sonore alla parte interna; quest’ultima, posizionata mediante un intervento chirurgico all’interno della coclea, a sua volta trasmette le informazioni sonore alle vie uditive, ripristinando così l’udito.

“La diagnosi precoce è fondamentale. L’intervento effettuato apre la strada per potenziare la presa in carico dei pazienti che si rivolgono alla nostra Asst. L’esatta interpretazione del singolo suono da parte del paziente dipende infine da più fattori, tra cui la capacità dell’impianto di riprodurre un segnale il più possibile vicino a quello prodotto dalle cellule e la capacità del cervello di decodificare il segnale inviato attraverso il nervo e il tempo da cui si è privi dell’udito” – spiega il dottor Angelo Placentino – direttore dell’equipe di Otorinolaringoiatria.