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Sanna Marin dopo la sconfitta alle elezioni si dimette dalla guida del partito e anche dal governo

“Non mi pare probabile che io sia nel prossimo governo personalmente. Non ho del resto avuto nemmeno proposte internazionali. Proseguirò come deputata”

Queste le parole della premier finlandese Sanna Marin, in una conferenza stampa, la prima dopo la sconfitta alle elezioni di domenica scorsa, nella quale annuncia le sue dimissioni: “Sono arrivata alla conclusione che non mi ripresenterò più per un nuovo mandato da dirigente dei socialdemocratici al congresso di settembre”.

Quindi Sanna Marin lascia la guida del partito e anche il governo: “Continuerò da deputata, non ho avuto offerte internazionali”. Ragionando con un po’ di “cattiveria”, si potrebbe dire che la Marin sia stata usata per portare la Finlandia dentro la Nato e poi raggiunto lo scopo, che molto probabilmente gli ha fatto perdere molti voti e quindi la rielezione, è stata “scaricata”.

Almeno questa è la sensazione che arriva dalle parole della “ancora per poco” premier. “Devo dire che questi anni hanno messo a dura prova la mia resistenza”. I finlandesi hanno votato per il rinnovo del Parlamento, e a formarlo non sarà più lei perché domani 6 aprile si dimetterà anche dal suo ruolo di prima ministra, che avrebbe normalmente invece mantenuto, per il disbrigo degli affari correnti, sino alla nomina di un nuovo governo, che gli analisti non prevedono prima di fine giugno.